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Gela, tutti contro Di Stefano. Oggi è il turno dell’assessore all’istruzione Incardona

Riguardo alla dichiarazioni della giornata di ieri dell’ex Vicesindaco Terenziano di Stefano, relativamente al
servizio di refezione scolastica, senza voler fare polemica, sostengo che le inesattezze o meglio le falsità (così
come ha sottolineato di Stefano) le abbia dette lui per una intuibile ed evidente necessità di campagna elettorale.
L’ex vicesindaco si è spinto ad indicare la percentuale del 36% come onere economico che l’ente comunale, seppur in questa fase delicata dal punto di vista economico finanziario, dovrebbe riconoscere alle famiglie, dimenticando, però , che quella norma si applica ai comuni strutturalmente deficitari, cosa che non rispecchia il comune di Gela, che invero risulta essere sotto i riflettori della Corte dei Conti e ad affrontare il tutto, operando in gestione provvisoria, non essendo fortunatamente allo stato dichiarato Comune in dissesto o strutturalmente deficitario.
Ma dispiace anche perché evidentemente l’ex vice sindaco ne sa più dei componenti della commissione Servizi
sociali e Istruzione, di cui fa parte il collega consigliere e suo diretto riferimento Faraci, che cinque giorni fa e nel
mese di novembre ha convocato sia il sottoscritto che l’assessore dell’epoca, la dirigente Morinello ed il rup
Buttiglieri.
La commissione ha preso atto che il rup aveva predisposto gli atti di gara e la determina a contrarre per il relativo
impegno di spesa, ma che trovandosi l’ente in gestione provvisoria e non essendo la refezione un servizio
obbligatorio ma un servizio a domanda individuale, era necessaria l’approvazione del bilancio 2022-2024.
Ricordo che in questo momento delicato, l’ente comune non ha la copertura completa per servizi ritenuti essenzialiper la comunità e non derogabili, quali ad esempio la lotta al randagismo o relativamente ai servizi cimiteriali e tale mancanza di completa copertura deve essere necessariamente sopperita tagliando servizi non essenziali.
L’ex vicesindaco o ignora volutamente le norme e gli obblighi degli enti locali che si trovano in gestione provvisoria, oppure ha già avviato una campagna elettorale basta su inesattezze.
In ultimo aggiungo che la nota a mia firma inviata ai dirigenti scolastici, non ha come fine quello di non avviare la
refezione scolastica, così come riportato da alcuni organi di stampa, ma quello di sottolineare la attuale situazione del comune e L’intendimento della amministrazione comune la di avviare immediatamente il servizio mensa e tutte le procedure di gara già a partire dalla, ed in base, alla pronuncia della corte dei conti.

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