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Gela. Greco contro il suo vice Di Stefano e la bomba di Di Cristina (PD): “Presenteremo la mozione di sfiducia”

Come due amanti che hanno deciso di percorrere una strada insieme, con alti e bassi, il sindaco ed il suo vice vivono questo “percorso” talvolta mano nella mano, altre volte abbracciati, negli ultimi tempi invece, con le elezioni pare abbiano trovato “altri amanti”. Greco con il neo presidente Schifani ed il Centrodestra, Di Stefano con  “Popolari e Autonomisti” esultando a destra ed a manca del risultato ottenuto. Nell’intervista del 29/09 al Quotidiano di Gela  dichiara “Non capisco le critiche che arrivano da alleati di maggioranza. Abbiamo condotto la nostra campagna elettorale senza rispondere a nessuna provocazione né abbiamo mai attaccato gli altri. Loro, invece, continuano a farlo. Forse, ne hanno bisogno per sfogare la delusione del risultato che non hanno avutoabbiamo fatto una campagna elettorale parlando con la gente. Non avevamo alcun obbligo verso nessuno e da amministratori non è semplice avere riscontri. Certo, avremmo potuto fare anche meglio ma cresciamo sempre ad ogni competizione elettorale. Il gruppo si sta consolidando. Chi ci attacca sbaglia clamorosamente. Noi andiamo avanti con questo gruppo…Il sindaco farà le proprie scelte. E’ lui che decide – spiega inoltre – “Una Buona Idea” rimarrà un gruppo civico. Gli altri decideranno in base alle loro valutazioni. Tocca al sindaco prendere le decisioni, analizzando i risultati. L’azzeramento? Non è un tema che possa interessarci. Ci porremo la questione solo se dovesse presentarsi. So bene che c’è chi spinge per avere un posto. Tutti lo cercano. Se vogliono i nostri posti, sono il primo a cederlo ma è il sindaco che deve decidere”.

Apriti cielo e mare. Il primo cittadino ha fatto scrivere o ha scritto, ma lo ha firmato, un comunicato piccato e  soprattutto sentendosi “tradito”, si è lasciato andare ad una sfuriata, che come tutte le altre non avrà alcuna prosecuzione, poiché nessuno vorrà lasciare la “cadrega”.

E ieri sera nel salotto di Franco Gallo si è discusso di ed analizzata la tornata elettorale ma al minuto 1:04:22 il candidato non eletto Peppe Di Cristina lancia il guanto di sfida: “Dobbiamo tracciare una linea in consiglio comunale (a poco più di un anno dal termine del mandato di questa amministrazione) vorrei che il capogruppo in consiglio comunale presentasse una mozione di sfiducia, che è una mozione politica, non tanto per raggiungere l’obbiettivo, ma per capire chi sta e non sta con il sindaco.

Per ora Greco se l’è presa con Di Stefano ma ci aspettiamo gli strali, le lingue di fuoco contro il PD.

In questi giorni, mentre tutta la classe politica, comprensibilmente, è stata impegnata ad analizzare i risultati delle elezioni regionali e nazionali, come sindaco ho dovuto occuparmi di problemi così importanti da non poter essere nè accantonati nè rinviati.
Purtroppo, ho dovuto constatare che il vice sindaco ha scelto una strada diversa, rilasciando una intervista che, per i toni e i contenuti utilizzati, non può lasciarmi indifferente. Leggendo, ieri, le sue dichiarazioni, sono rimasto esterrefatto, perché non solo le ho trovate pesanti, ma addirittura incompatibili con il ruolo da lui ricoperto.
Affermare, infatti, che il candidato che ha sostenuto alle Regionali abbia pagato lo scotto dei problemi non risolti dall’amministrazione comunale equivale a gettare fango sul proprio operato e su quello del gruppo di cui entrambi facciamo parte. Non sono affermazioni che posso in alcun modo accettare, anche perché implicitamente esprime, in questo modo, un giudizio negativo su tutti i suoi colleghi di giunta. Il vice sindaco è libero di fare tutta la politica che vuole, ma una cosa è far politica un’altra è minare la credibilità delle persone e amministrare senza decidere da che parte stare.
Sempre nella stessa intervista dichiara poi: “farò presto le mie valutazioni”. A questo punto, però, sono io che lo invito ad accelerare e a decidere cosa vuole fare, nel giro di pochi giorni, se non di poche ore. Non ho tempo da perdere, e non posso continuare ad amministrare tra dubbi, polemiche o ambizioni personali. Un chiarimento netto e definitivo si rende necessario.

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