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Le acque di Roccazzelle e Manfria infestate da mucillagini

Gela – I bagnanti delle zona balneari di Roccazzelle e Manfria stamattina si sono allarmati dopo aver visto imbarcazioni solcare le acque e contemporaneamente il mare invaso di una sostanza oleosa. La Capitaneria di porto ha prelevato i campioni di acqua marina dello specchio di Roccazzelle e l’ha inviato all’Arpa.

“Abbiamo già avuto il risultato – dice il Comandante della Capitaneria di Porto – dai tecnici dell’Arpa che hanno assicurato che non si tratta di oli o prodotti chimici ma di formazioni algariche che, con le alte temperature di questi giorni creano questi risultati: le mucillagini che non vengono spinte al largo perchè il mare è fermo. Nel pomeriggio abbiamo continuato a prelevare campionature nel mare della zona di Manfria. Niente paura per inquinamento. Si tratta solo della natura che reagisce al caldo intenso.

Le mucillagini in se non sono ammassi di organismi viventi, ma semplice aggregazione di sostanze di natura organica (principalmente mucopolisaccaridi) zuccheri complessi che in condizioni normali sono disciolti nell’acqua del mare insieme ad altri composti chimici.

Questa sostanza mucillaginosa tanto fastidiosa per i bagnanti è il prodotto dell’essudazione di microrganismi come le alghe unicellulari, e fa parte del normale ciclo del Carbonio nel mare; se però, per qualche meccanismo, vi è un eccesso di produzione od un difetto nella loro metabolizzazione da parte dei batteri, ecco che compaiono gli aggregati gelatinosi che possono, per effetto delle condizioni del mare, riunirsi in enormi strisce galleggianti, lunghe anche parecchie miglia.
In normali condizioni, di giusto equilibrio dell’ecosistema marino, queste sostanze mucopolisaccaridi (zuccheri complessi), sono per gli organismi viventi che le producono, delle sostanze di riserva che solitamente servono per superare momenti di stress o condizioni ambientali non troppo favorevoli.

Una volta che queste sostanze vengono liberate, scendono verso il fondo inglobando a loro volta sostanze sospese nell’acqua. Una volta sul fondo, sulle mucillagini si sviluppa una ricca flora microbica la cui attività di decomposizione provoca la formazione di bolle di gas (CO2) che alleggeriscono il muco facendolo apparire in superficie.

Vengono prodotte delle alghe unicellulari, appartenenti ai Dinoflagellati che prendono il sopravvento sulle altre, arrivando ad avere una densità per litro d’acqua di qualche milione di organismi.

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