Politica

Falcone: “I lavori del porto cominceranno nell’ottobre 2022”

L'assessore regionale frena sugli allarmismi diffusi in questi giorni

Palermo – E’ un balzello di notizie che si rincorrono e vengono smentite. L’opposizione alla Regione grida allo scandalo e il Governo regionale spiega i fatti. In questi giorni sono arrivate alle redazioni una serie di informazioni su presunti finanziamenti persi e servizi disagevoli. “Cinque milioni per il Lungomare e Rotonda persi” – grida il Movimento 5 Stelle e poche ore dopo arriva la rassicurazione del Presidente e della giunta regionale; poi l’allarme sui servizi sanitari proprio quando l’ospedale Vittorio Emanuele riapre dopo il periodo buio dell’allarme Co-Vid. Oggi è la volta dell’allarme sul finanziamento del Porto di Gela. E tutti ci credono. Si tratta di parole; certo, nessuno di noi ha il potere di entrare nei meandri dell’economia della Regione. Dobbiamo fidarci a prescindere. Ma qualcosa non quadra sul questa altalena di accuse e difese che ha il sapore di una mossa politica che non può coinvolgere le informazioni ai cittadini. Abbiamo raggiunto l’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone che ha spiegato a chiare lettere: “non bisogna credere a questi allarmismi. La questione è chiara e l’ho spiegata in ordine ad altri episodi come questi. Ecco il cronoprogramma che interessa il porto di Gela

Come si legge a chiare lettere al momento il progetto non è completo, Necessita di una serie di approfondimenti che copriranno almeno un anno e mezzo. Poichè questo progetto era inserito nel Programma operativo 2014 -2020 ma non è ancora cantierabile, abbiamo previsto il finanziamento per il periodo che va dal 2020 -2026 in quanto per i passaggi che devono essere compiuti la data dell’inizio lavoro è prevista per il 2022 e quindi rientra nel prossimo programma. Sicuramente non vedrò da assessore regionale il compimento di quest’opera ma avrò la soddisfazione di averla portato a compimento secondo quando promesso in campagna elettorale quando presi l’impegno di lavorare per la realizzazione del porto, della circonvallazione”.

In sostanza i finanziamenti non possono stare immobilizzati, quando provengono dalla comunità europea o da fonti governative hanno dei tempi dopo di che se non vengono spesi si restituiscono. Se Gela non presenta progetti o li presenta incompleti … la regione  non può tenerli immobilizzato e li destina temporaneamente ad altri progetti già cantierabili

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Un commento

  1. Resta il FATTO che il Porto di Gela allo stato non è più finanziato perché definanziato per finanziare altro.
    Tutto il resto sono buone aspirazioni e pii propositi apprezzabili in quanto tali.

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