Di Paola: “l’impegno sui ristori in favore dei venditori ambulanti”
L’ Associazione nazionale ambulanti si è riunite ieri sera in assemblea a Niscemi alla presenza del sindaco Massimiliano Conti, dei deputati del Movimento Cinque stelle on.li Nuccio Di Paola e Francesco Cappello. Da quasi due anni la categoria ha particolarmente sofferto dei riverberi delle restrizioni messe in campo per limitare i contagi durante la pandemia: i mercati sono stati sospesi ripetutamente creando gravi danni economici. A questo si aggiunga che non sono stati previsti ristori adeguati per questo settore lavorativo, a livello regionale e nazionale . I rappresentanti delle istituzioni presenti hanno preso degli impegni precisi in difesa dei diritti di questi lavoratori: “ abbiamo assicurato di presentare richieste agli assessorati regionali competenti finalizzate alla creazione di un fondo di solidarietà da inserire nella prossima finanziaria – ha detto l’on. Nuccio Di Paola – in modo da prevedere una congrua somma da distribuire in qualità di ristoro per il lucro cessante che i lavoratori hanno subito durante i periodi di fermo a causa delle sospensioni dei mercati settimanali e rionali e fiere. E’ un modo per dare un sostegno economico ai venditori ambulanti.
A livello nazionale abbiamo ottenuto dei risultati sul tema del posto unico: il Movimento 5 Stelle da sempre è stato ed è vicino a questa categoria di lavoratori e stiamo cercando di proporre l’istituzione di un ulteriore fondo nazionale di solidarietà, molto più consistente da proporre nella prossima legge finanziaria2022. Inoltre , fra le proposte di legge c’è quella del riconoscimento del lavoro ambulante come usurante con tutti vantaggi che derivano dall’inquadramento legislativo del D.Lgs. n. 67/2011 che ha previsto, per gli addetti a lavori particolarmente faticose e pesanti, di usufruire di un accesso anticipato al pensionamento. Le lavorazioni oggetto di questo beneficio sono i lavori usuranti di cui all’art. 2 del Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 19 maggio 1999.
I venditori ambulanti animano le piazze dei comuni siciliani conservando un patrimonio storico e tradizionale della cultura regionale ma reggono ritmi di lavoro che logorano, fatti di levatacce, ore e ore sotto il sole o la pioggia e fatica fisica non indifferente nell’approntare i mercati in men che non si dica e rimettere i negozi a cielo aperto in un furgone e per questo meritano un riconoscimento adeguato all’impegno che profondono nel portare le merci sotto casa dell’acquirente “.