Attualita

La segreteria della Cgil sollecita le grandi opere pubbliche

Il 5 Agosto scorso si è tenuto un incontro presso l’Assessorato regionale ai trasporti alla presenza delle organizzazioni sindacali CGIL CISL E UIL e l’Assessore Falcone per discutere del piano complessivo di infrastrutture che la Regione intende mettere in campo nei mesi futuri.
“Apprendiamo con rammarico che per la provincia di Caltanissetta niente è stato fatto e previsto in termini
di infrastrutture ferroviarie e viarie e ci riferiamo nello specifico alla richiesta che più di un anno e mezzo fa
attraverso la Cgil di Caltanissetta era stata avanzata con la vertenza “Gela si sblocca” – scrivono la Segreteria Generale CGIL e Rosanna Moncada della Segreteria generale della Fillea CGIL Franco Cosca –
La CGIL di Caltanissetta partiva da Gela per un’iniziativa che aveva l’obiettivo di sbloccare i vari finanziamenti
stanziati per uno sviluppo strutturale dell’intera provincia che comprendevano il Porto , il museo
archeologico , il museo del mare e soprattutto finanziamenti per l’autostrada Ragusa- Gela e per la ferrovia
Siracusa -Ragusa – Gela. Da allora solo il museo del mare è in via di costruzione, per il resto è tutto un ‘pour parlaire’ politico. Ma se da Gela partiva la vertenza perché risultava una città bloccata , per un porto da finanziare e per la circonvallazione da definire anche per il resto della provincia tutto ancora risulta bloccato : i lavori della 640 AG/CL che vanno a rilento e una rete viaria fatta da strade che da sempre riteniamo “trazzere” e con ponti
che continuano a crollare. Per questo non ci fermeremo e chiederemo un incontro al commissario del libero consorzio di Cl. Vogliamo continuare su quelle che consideriamo le criticità più impellenti da dover affrontare e quelle da cui partire per quello sviluppo che avevamo tanto chiesto e sostenuto attraverso petizioni manifestazioni e inviti al Governo nazionale, Regionale e CAS; perché una migliore e più veloce rete di circolazione di mezzi e di persone permettono ad un territorio di svilupparsi senza rimanere indietro come è la nostra provincia. Un fattivo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie e stradali è alla base di un sistema economico sano e ben strutturato che sostiene l’intera economia e con essa la sopravvivenza delle nostre città.
L’emergenza sanitaria ha messo ancora di più in ginocchio la nostra provincia denunciando a gran voce e a
spese di tutti noi le gravi carenze del nostro territorio in termini di sanità e di servizi pubblici ,e pertanto ,
dobbiamo, perché, possiamo, trarre benefici dalla crisi e cercare di convogliare le risorse messe a
disposizione dal PNRR , dai fondi strutturali, dai fondi nazionali affinchè ci si adoperi per progetti che
guardino allo sviluppo di territori penalizzati perché più distanti dalle Aree metropolitane e messi da parte
e mortificati da una politica miope e senza alcuna aspirazione”.

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