Politica

Archeologia a Gela. Abela (Pd): Amministrazione comunale “senza cultura”

Gela  – La segreteria cittadina del Partito Democratico, alla luce degli ennesimi ed importantissimi ritrovamenti archeologici, tra cui per ultimo, e solo in senso temporale, del maestoso capitello di ordine ionico in pietra arenaria, rivenuto ieri durante lavori di scavo per la posa di cavi elettrici in via Sabello, rappresenta con rabbia il proprio rammarico nei confronti della costante disattenzione del sindaco in merito alle potenzialità del patrimonio culturale della nostra amata Gela. Secondo la componente della segreteria cittadina del Pd, Licia Abela: “Non si può pensare alla riprogrammazione economica e culturale di una città come Gela senza che venga posta la ben che minima attenzione nei confronti di eventi unici come quello avvenuto ieri. Ci troviamo davanti ad una situazione di una gravità inaudita: questa amministrazione comunale ha così tanto sottovalutato il significato della parola <<cultura>> da non assegnare nemmeno la delega corrispondente a nessuno della squadra assessoriale voluta dal sindaco, fatto mai avvenuto nella storia della politica recente – ha aggiunto Abela -. Ciò sminuisce e svilisce la storia millenaria della Città e ci dà la misura, ancora una volta, di quanto lo scarso interesse nei confronti dell’unica valida alternativa al passato industriale non sia di fatto nemmeno tenuta in considerazione. Non bastano i reclami propagandistici di una certa parte della maggioranza che nulla hanno portato in termini di risultati; l’ultima consulta alla cultura, caldeggiata da una certa maggioranza, non è stata in grado di produrre nemmeno un evento di rilievo nonostante la disponibilità e generosità dei personaggi coinvolti. Siamo convinti che l’importanza di queste personalità di ampio respiro culturale avrebbe trovato modo e tempo per esprimere al meglio il richiamo internazionale di alto livello che possiede, a costo zero, ed invece ci siamo ancora una volta ritrovati a vedere bruciata l’ennesima occasione di far bene. L’auspicio è quindi quello che anche questo straordinario ritrovamento non venga dimenticato o trasferito altrove, ma che trovi una giusta collocazione insieme a tutte le altre meraviglie che il passato continua a far riaffiorare dal suolo, portando a Gela l’occasione di riscatto che merita. Se così non fosse – ha concluso la dem Licia Abela – sarebbe un atto gravissimo, l’ennesimo scippo di una amministrazione inadeguata”.
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