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Carbone: “La SRR, potere degli uomini, una politica vecchia, maschilista, capace di portare avanti schemi ed accordi su poltrone”

Sommatino – “Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine, la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini”. Indossare la fascia tricolore significa incarnare profondamente tutti i valori della nostra Repubblica e lavorare per il progresso del nostro Paese, e senza parità di genere non può esservi alcun progresso.

Il 31 maggio 2021 si è riunita l’Assemblea dei soci della S.R.R. 4 CL SUD, società che si occupa della gestione integrata dei rifiuti di diversi Comuni tra cui il nostro. Tra i punti all’ordine del giorno, anche il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, organo esecutivo a cui spettano poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, composto da tre membri ed eletto dall’Assemblea dei soci.
Ho chiesto all’Assemblea dei soci (che sono tutti pubblici, essendo i Comuni di Butera, Delia, Gela, Mazzarino, Niscemi, Piazza Armerina, Riesi, Sommatino e la Provincia di Caltanissetta) di tenere conto per la votazione dell’equilibrio di genere o, in alternativa, di adeguare prima lo statuto, che non ha mai recepito la normativa sulla parità di accesso, e votare successivamente all’adeguamento. Niente di tutto questo è stato fatto. Si è deciso di andare avanti e votare non tenendone conto. Eppure la nostra Repubblica promuove le pari opportunità tra donne ed uomini.
La votazione è stata palese. Questo mi ha dato modo di guardare in faccia le vecchie logiche e di capire ancora di più quanto siano difficili da scardinare: perché le donne o non ci sono, e nessuno fa nulla affinché ci siano, o, se ci sono, vengono considerate un turbamento all’equilibrio derivante da accordi tutti al maschile da cui sono state tagliate fuori. Ho capito quanto sia importante dare il proprio contributo per costruire una cultura del rispetto e dei diritti, una cultura che favorisca la presenza femminile in tutti i campi.
Tutti i soci hanno così votato per un Consiglio di Amministrazione a composizione totalmente maschile, Comuni e Provincia, eccetto il nostro Comune ed il Comune di Riesi. Mi sono opposta a questo modo di agire della quasi totalità dei Sindaci e della Provincia, contrastando un accordo che escludeva la presenza di genere ed il nostro territorio. L’ho fatto per una questione di cultura del progresso, di democrazia e di rispetto delle leggi. E continuo a lottare perchè dal riconoscimento della parità di genere e di accesso alle cariche pubbliche passa il superamento della gestione del potere nel nostro territorio, un potere degli uomini e per gli uomini, una politica vecchia, maschilista, capace di portare avanti solo schemi ed accordi su poltrone. Un potere incancrenito che non permette alla Sicilia ed al nostro territorio di essere un’eccellenza, perchè tutto è sempre stato così e non si può, né si deve, cercare di cambiare ed andare avanti. Combatto questa battaglia per permettere al nostro Comune di Sommatino di entrare nel CdA ed avere una centralità nella gestione dei rifiuti, migliorando i servizi, portando una visione nuova ed una sensibilità differente, fuori dalle vecchie logiche consociative che altri vogliono imporre. Logiche che ci vogliono escludere e che hanno gli stessi riferimenti politici dell’opposizione comunale che, invece di chiedere fortemente l’ingresso del Comune di Sommatino nel CdA, sembra essere d’accordo sul fatto che il nostro Comune ne resti fuori, magari per agevolare qualcuno che pensa già alle prossime elezioni regionali.
Per l’esito della votazione, e per molto altro, perché tra i detti e i non detti si annida tutta l’arretratezza ed il pregiudizio, ritengo che sia stata scritta una pagina che sicuramente non è all’altezza delle Istituzioni che rappresentiamo.
Indossare la fascia tricolore significa incarnare profondamente tutti i valori della nostra Repubblica e lavorare per il progresso del nostro Paese. La parità di genere non è un valore minore. La nostra partecipazione nel CdA è tutelata e garantita dalla normativa sull’equilibrio di genere, che assicura negli organi la presenza delle donne come quella degli uomini. Per questo ho segnalato al Ministero per le Pari Opportunità la violazione.
Ho sempre creduto che sia necessario impegnarsi per superare un’impostazione della politica vecchia, come anche ho fatto quando mi sono candidata ad amministrare Sommatino, cercando di rinnovare insieme ai cittadini.
Bisogna rompere schemi antichi, avere coraggio. Per noi stessi e per la nostra Sommatino, che merita, grazie a tutto il lavoro svolto in questi anni, di essere riconosciuta come il luogo del vero cambiamento”.

Elisa Carbone, sindaco di Sommatino

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