CronacaDall'Italia

Suarez, indagati dirgenti Juve “Si attivarono per cittadinanza”

L’esame sostenuto da Luis Suarez, presso l’Università degli stranieri di Perugia, per ottenere il passaporto italiano fu una farsa. Per questa ragione sono stati sospesi dall’attività per otto mesi la rettrice dell’ateneo umbro Giuliana Grego, il direttore Simone Olivieri e anche professori Lorenzo Spina e Stefania Rocca che esaminarono il calciatore uruguaiano, ai tempi al Barcellona e oggi all’Atletico Madrid. Il 33enne aveva sostenuto lo stesso l’esame per ottenere il passaporto nonostante fosse già chiaro come non sarebbe potuto approdare alla Juventus in mancanza di tempi tecnici per poterlo tesserare.

La ricostruzione

Secondo quanto riporta Adnkronos è emerso come “i contenuti della prova fossero stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore, giungendo a predeterminare l’esito e il punteggio d’esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l’Università”, questa la pesante nota del procuratore di Perugia Raffaele Cantone che ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’esame di italiano, livello B1, farsa a cui si è sottoposto l’ex attaccante di Ajax e Liverpool.

“Non ho ancora visto il provvedimento, i miei assistiti lo stanno portando a studio. Una volta letti gli atti vedremo se ci saranno spazi per fare appello o quali azioni intraprendere. Ad oggi abbiamo solo poche pagine di decreto di sequestro, nulla più”, queste le parole dell’avvocato David Brunelli, difensore di due dei quattro indagati, ovvero la rettrice Giuliana Grego Bolli e della professoressa Stefania Spina, rilasciate ai microfoni di Adnkronos.

La posizione della Juventus

In questa spiacevole vicenda sarebbero indagati anche alcuni dirigenti della Juventus. Secondo quanto riporta il corriere.it, infatti, si evince come “gli accertamenti investigativi hanno consentito, altresì, di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre del 2020, la dirigenza del club torinese si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per “accelerare” il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez, facendo, quindi, ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all’università, tuttora in corso di approfondimento”.

La nota continua con le motivazioni che hanno spinto il giudice a prendere tali provvedimenti:“Condividendo le ipotesi accusatorie, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto le misure cautelari avendo rilevato il concreto ed attuale rischio che gli indagati, se non sottoposti ad idonea cautela, ripropongano condotte delittuose analoghe a quelle per le quali si procede, avendo mostrato di considerare l’istituzione di cui fanno parte e che rappresentano alla stregua di una res privata gestibile a proprio piacimento”. (il giornale)

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