Cronaca

Tre arresti per rapina e lesioni

 

I Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela hanno eseguito stamane una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Gela, nei confronti di tre persone, ritenute responsabili – in concorso – di rapina e lesioni personali aggravate ai danni di un minore.

Il provvedimento restrittivo scaturisce da una articolata attività di indagine, avviata nel settembre del 2019 dalla Sezione Operativa del Reparto Territoriale Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Gela, i cui esiti hanno permesso di identificare gli autori di una efferata rapina commessa a Mazzarino (CL), ai danni di un minorenne, durante i festeggiamenti in onore della “Madonna del Mazzaro”.

 

 

IL PROVVEDIMENTO RESTRITTIVO

 

Intorno alle ore 23.00 del 14 settembre 2019, a Mazzarino, durante i festeggiamenti della Patrona della cittadina, un giovane – in compagnia di un coetaneo – stava tornando a casa a piedi. Percorrendo una via secondaria, a quell’ora buia e poco frequentata, è stato affrontato da due malviventi che lo hanno aggredito, malmenato e rapinato della collanina in oro che portava al collo. La vittima, riavutasi dall’iniziale shock, ha provato a inseguire i due rapinatori i quali, una volta raggiunti, hanno ancora percosso il ragazzo e sono poi fuggiti a bordo di una Fiat 500, guidata da un terzo complice che li attendeva.

La violenta aggressione ha causato al giovane una frattura ossea al braccio destro, nonché varie contusioni al volto ed escoriazioni in altre parti del corpo.

 

LA RICOSTRUZIONE DEL FATTO

 

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Gela ed avviate quella stessa notte dai Carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Gela con la collaborazione dei colleghi della Stazione di Mazzarino, hanno rapidamente stretto il cerchio attorno ai rapinatori, facendo emergere come i tre, nascosti tra la folla, avevano individuato la loro vittima dinanzi la villetta adiacente alla Basilica della Madonna del Mazzaro e l’avevano poi seguita finché questa non si era allontanata dal clamore della festa, imboccando una strada secondaria e poco illuminata. In quel momento, per impossessarsi della catenina d’oro hanno fatto scattare la feroce aggressione. Determinanti per il buon esito delle indagini sono state le immagini registrate da alcune telecamere di video sorveglianza che hanno permesso di individuare la via di fuga dei malviventi e la piena collaborazione della vittima e dei suoi familiari. In poco più di due mesi, gli inquirenti sono quindi riusciti a far piena luce su un grave fatto criminoso.

 

 

LE INDAGINI

 

I Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, stamane hanno, notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a GIORLANDO Carmen Manuel, gelese 26enne, INGEGNOSO Vincenzo, gelese di 23 anni, entrambi già noti alle cronache giudiziarie. Una ragazza gelese incensurata che era rimasta in macchina mentre la rapina veniva messa a segno, è stata invece sottoposta all’obbligo di dimora nel comune di Gela ed all’obbligo di presentazione quotidiana ai Carabinieri.

 

 

I DESTINATARI DELLA MISURA CAUTELARE

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