Gela – Avevano come base un esercizio di somministrazione di alimenti di via Gen. Cascino, dove gli acquirenti del mercato della droga, si recavano per acquistare, hashish, marijuana e cocaina. I clienti erano di tutti i tipi: persone della strada e gente danarosa di alto livello. Era lì che si smerciava la droga, dove si approvvigionavano i pusher di Niscemi. Questo quanto emerso nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamattina alla Procura della Repubblica alla presenza dello stato maggiore dei Carabinieri che hanno portato avanti l’inchiesta in soli tre mesi. A Gela confluiscono clienti dal circondario: “Questo dà la contezza – ha detto il Procuratore Capo Asaro – di quanto il mercato di Gela sia fiorente; così come quello di Niscemi” “Gela si configura come Catania in termini di commercializzazione della droga” ha aggiunto il pm Mario Calabrese che ha coordinato l’indagine.
Il mercato si colloca sulla strada. Uno dei presunti capi, Giuseppe Domicoli, aveva fissato il quartier generale nel retrobottega della rosticceria. Alla conferenza stampa erano presenti il colonnello Ivan Boracchia e il tenente Danilo Landolfi che hanno seguito le fasi dell’indagini condotta con intercettazioni.
