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Per il sindaco di Gela i dati emersi dall’assemblea della Srr sono allarmanti

Gela – “Se si continua a conferire 950 tonnellate al giorno, come avviene attualmente, entro 18 mesi il sito sarà saturo e dovranno essere Gela e tutti gli altri comuni dell’ambito a cercare un’altra discarica presso la quale stoccare i rifiuti, con le difficoltà logistiche e i costi esorbitanti che ne conseguono”. Il sindaco di Gela trova il dato allarmante. E’ emerso durante l’ Assemblea serale della SRR a Palazzo di Città incentrata sulla gestione integrata dei rifiuti e sull’emergenza che riguarda tutta la Sicilia e ha portato all’aumento dei conferimenti a Timpazzo, nel quale, dal 1 luglio al 15 ottobre, sono state conferite 29.900 tonnellate.
Punto di partenza della discussione il documento fornito dalla Impianti SRR dal quale si evince chiaramente un dato allarmante: se si continua a conferire 950 tonnellate al giorno, come avviene attualmente, entro 18 mesi il sito sarà saturo e dovranno essere Gela e tutti gli altri comuni dell’ambito a cercare un’altra discarica presso la quale stoccare i rifiuti, con le difficoltà logistiche e i costi esorbitanti che ne conseguono.
Tutti i sindaci e i loro delegati intervenuti, sulla base di tali dati e di tale relazione, si sono detti d’accordo sulla proposta di stilare un documento politico nel quale esprimere la forte preoccupazione per questa situazione e chiedere soluzioni celeri. Non appena sarà pronto, sarà firmato da tutti i sindaci, che già stasera si sono detti favorevoli, e sarà inviato alla Regione.
“I dati allarmanti di cui siamo entrati in possesso, purtroppo, non fanno che darmi ragione e supportare la tesi che ho sostenuto sin dall’inizio. Finalmente, ci siamo trovati in sintonia sul fatto che non siamo più disponibili ad accettare, dopo il 12 novembre, questi quantitativi così ingenti. Ci riserviamo di avviare, per scongiurare questo scenario, qualunque tipo di iniziativa. Siamo anche disponibili a continuare a rispettare il principio di solidarietà, ma vogliamo tempi certi per la risoluzione della crisi. Il CDA della SRR, inoltre, deve lavorare ad un nuovo piano da presentare alla Regione in tempi stretti e che guardi, più che alla discarica e al suo ampliamento, alla necessità impellente di dotarci di una nuova impiantistica, all’avanguardia e capace di far fronte alle emergenze”.

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