CronacaRegione

Riscossione Sicilia, Branca passa al contrattacco

Dopo la lettera con la quale il ragioniere generale della Regione gli ha chiesto di sospendersi lo stipendio e di restituire quello ricevuto, risponde Il numero uno della società: “L'unico organo legittimato a disporre la revoca della mia persona dalla carica è l'assemblea della società"

Una lettera di due pagine per rispedire al mittente le richieste e dire che “non saranno riscontrate altre note sul medesimo argomento che non provengano dalla persona del presidente della Regione Siciliana”. Dopo la lettera con la quale all’inizio del mese il ragioniere generale della Regione Ignazio Tozzo gli ha chiesto di sospendersi lo stipendio e di restituire quello ricevuto, Il numero uno di Riscossione Sicilia Vito Branca contrattacca: “L’unico organo legittimato a disporre la revoca della mia persona dalla carica di amministratore, con perdita del relativo compenso – annota l’avvocato catanese – è l’assemblea della società”. Insomma: la richiesta di Tozzo, che invece dopo aver chiesto un parere all’avvocatura distrettuale dello Stato sostiene che Branca dopo aver compiuto 70 anni non possa più ricevere compensi pubblici, per il presidente di Riscossione è illegittima. Tanto più che il controllo della società è in carico alla Regione: per questo Branca chiama in causa il presidente della Regione Nello Musumeci, che l’ha sempre difeso a spada tratta.

Il presidente di Riscossione, però, non si limita a rispondere picche: per Branca la lettera di Tozzo è “una grave ed illegittima turbativa nei confronti dell’attuale delicatissima fase che coinvolge la società” e dunque arriva anche la minaccia di ritenere la Ragioneria responsabile in sede civile “delle conseguenze e dei danni che potrannno derivare alla mia persona e a Riscossione Sicilia dalla vostra incauta e temeraria iniziativa”. Eppure la bufera è solo cominciata: “Oggi – dice il capogruppo di Italia viva all’Ars, Nicola D’Agostino – la contestazione del compenso si aggiunge ai fatti già noti e contestati. Il presidente di Riscossione Sicilia Vito Branca dovrebbe dimettersi, ma meglio ancora essere licenziato da Musumeci, e non difeso. È stato chiamato in causa nella grave faccenda della Sicula Trasporti (una vicenda nella quale non è però mai stato indagato, ndr), e collabora con società che hanno debiti importanti con l’erario. Il presidente della Regione dovrebbe convincersi che andrebbe rimosso dall’incarico, oltre a dover restituire il compenso che in questi due anni ha incassato e che il ragioniere generale gli ha correttamente contestato per limiti di età superati”. (REP. PALERMO)

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