Cronaca

Rinvio a giudizio dopo la rissa al Gb oil

Gela – La Procura della Repubblica presso il tribunale di Gela, il 23 marzo, a conclusione delle indagini preliminarei, ha richiesto il rinvio a giudizio per le persone che nella notte dell’8 ottobre 2828, si sono resi protagonisti di un pericoloso episodio all’interno della stazione di servizio Gb oil, sita a Gela  sullaSs 115. Il tutto era nato a seguito di un acceso confronto sorto fra un gruppo di persone di Licata, innescatosi per le avances che il licatese Salvatore Cavaleri, aveva rivolto ad una ragazza di Gela, Deborah Pellegrino. In breve tempo la situazione è degenerata, culminano in una violenta rossa che coinvolgeva i due gruppi di contendenti. Neanche l’intervento delle forze dell’ordine era, inizialmente, riuscito a sedare i tafferugli, richiedendo l’impiego di più pattuglie di carabinieri e polizia. Dopo che le forze dell’ordine con non poche difficoltà, riuscivano a sedare la rissa. Sopraggiungeva Paolo Di Giacomo, fratello di Giuseppa, che,  nonostante la presenza delle forze dell’ordine, dei sanitari e dei tanti avventori, si avvicinava a Cavaleri sparandogli numerosi colpi a brevissima distanza con una pistola munita di silenziatore, ferendolo gravemente. È stato ferito anche un infermiere che si trovava a lui vicino. Solo il repentino intervento di uno dei carabinieri che riusciva a disarmare il giovane, impediva che Di Giacomo riuscisse ad uccidere il suo rivale. Per questi fatti, la Procura della Repubblica presso il tribunale di Gela ha esercitato l’azione penale con richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di tutti i soggetti coinvolti. Secondo l’ipotesi accusatori, Paolo Di Giacomo avrebbe compiuto atti idonei diretti in modo inequivocabile a cagione la orte di Giuseppe e Michele Cavalieri mentre nei confronti degli altri indagati è stata esercitata l’azione penale per i reati di rissa e lesioni personali, conseguenti alla partecipazione alla, rissa. Nei confronti di Cavaleri pende anche l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

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