Cronaca

… quando la noia diventa cattiveria!

Pietoso episodio di cronaca la notte scorsa

Gela – Andrea non sta bene; ha perso il lavoro; si sente isolato e si isola dal mondo. E’ un gelese deluso; di quelli che hanno perso la speranza anche se giovane. La sua mente ha ricevuto un contraccolpo e ne ha risentito. Vaga da solo: nel suo mondo. E tenta di stare meglio. Ieri sera ha deciso di ballare da solo in piazza Umberto I. Una folla di curiosi si è accalcata attorno a lui.

Ragazzi come lui che hanno trovato il modo per trascorrere l’ultimo scorcio di una serata fatta di noia. Ecco il divertimento. Andrea( nome di fantasia) ballava da solo ed i ragazzi di Gela hanno pensato bene di ridere di lui. Lo hanno ripreso come fosse un divo; un divo da deridere per divertimento. Non hanno pensato che quel ragazzo solo avrebbe potuto essere un loro fratello, ognuno di loro in un momento difficile. Era un ragazzo debole da sfottere. Tutti quelli che passavano, si fermavano. Di tutte le età. Ad un certo punto qualcuno più grande ha chiamato le forze dell’Ordine. Arrivano i militari e cercano di riportare tutto alla normalità. Ma non c’è nel codice penale il reato di derisione. I ragazzi guardavano lo spettacolo, apparentemente non facevano del male. Passa il tempo e lo spettacolo continua: la folla diventa sempre più imponente. Torna un altro contingente. Uno dei poliziotti viene mosso a pietà: non è facile far diradare la folla di giovani attirati dallo spettacolo pietoso: un loro coetaneo che si esibisce in una esibizione di dolore. Tutto questo va avanti dalle 0.15 all’1.30. L’unica strada è quella di convincere Andrea ad andare a casa. “Gioia, è tardi, vai a casa. Fa freddo, vai”. Andrea si convince e si avvia verso casa. Solo. Dietro di lui la volante della polizia lo scorta fino al portone di casa. Cronaca di una serata triste. Quando la noia diventa cattiveria…….

E i video girano nelle chat e lo scherno continua.

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