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E dopo l’ennesimo raid, il solito inutile, comunicato

Gela – Sarà un giovane con problemi psichiatrici a distruggere ciclicamente gli arredi del centro storico? Ma se ha problemi di salute, chi se ne occupa? Si lascia in giro impunemente? E se domani rivolgesse le sue ‘attenzioni’ moleste alle persone? Addirittura qualche esponente della giunta dopo il primo episodio non sapeva chi fosse e doveva chiedere lumi alle assistenti sociali. Si assiste inermi a continui attacchi del ragazzo problematico libero di fare ciò che vuole. Di notte poi…. Ma di notte non si deve stare a casa? Quindi non ci sono controlli! Eppure tutto accade sempre in centro storico. Si individua il fantomatico ragazzo con problemi, se poi è vero….., e si continua a guardare inermi. E i commercianti da chi saranno risarciti? Eppure una cosa la fa l’amministrazione ( questa parola a questo punto pare inappropriata), manda il solito inutile comunicato stampa. E fra poco, vai con le interviste con gli occhi iniettati di sangue. Sembra che tutto cominci e finisca con giornali e televisioni a pagamento. Ma basta! Ci vogliono i fatti. Non sarà un comunicato a risolvere un problema… così si perde solo tempo prezioso: spieda, detta, rileggi, quando invece lo stesso tempo si potrebbe utizzare per pensare a strategie utili con la polizia o gli psichiatri. 

Ed ecco l’ennesimo commento dal Palazzo :

“Nè la zona rossa nè quella arancione, né il coprifuoco, l’esercito e le telecamere di videosorveglianza puntate dritte sul Corso. Nulla, a quanto pare, riesce a fermare l’azione degli ignobili vandali che, approfittando del silenzio e della solitudine della notte, sprezzanti di ogni regola e di ogni minima forma di rispetto verso il prossimo, mettono a ferro e a fuoco il cuore della nostra città. “Questa volta hanno messo a soqquadro tutto il centro storico, da via Marconi fino a piazza Martiri della libertà, – dice un amareggiato Sindaco Lucio Greco – distruggendo ogni cosa trovata sul loro cammino. Le fioriere, i tavoli e le sedie dei locali, gli arredi e i plexiglass. Non è tollerabile che ogni mattina i gelesi dobbiamo svegliarci con la paura di scoprire se mentre dormivamo è successo qualcosa di grave, se qualcuno ha distrutto anni di lavoro e sacrifici con i suoi gesti da invasore barbaro. Nelle prossime ore, chiederò nuovi controlli e pugno di ferro, confidando nelle forze dell’ordine e nelle loro indagini, che speriamo possano incastrare i responsabili di questi gesti e adottare i giusti provvedimenti per renderli inoffensivi. Tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza ai commercianti che stanotte hanno subito grossi danni, come se già non bastasse la crisi dovuta all’emergenza sanitaria”.

Riusciranno i nostri eroi a risolvere il problema, parole a parte? Ai posteri l’ardua sentenza…

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