CronacaRiesi

Nel nisseno, lite furibonda: 20enne tenta di investire minorenne, arrestato

Una notte di violenza a Riesi dove un ventenne è stato ammanettato dalle forze dell’ordine dopo aver tentato di investire con l’auto un minorenne. La dinamica della vicenda, tranne il suo folle epilogo, è ancora in fase di accertamento da parte degli investigatori.

La tragedia è stata sfiorata sabato notte. Tra i due protagonisti della vicenda sarebbe sorto un diverbio per futili motivi all’interno di un’auto: una discussione divenuta sempre più “accesa”. Il minorenne avrebbe deciso di allontanarsi ed è sceso dal veicolo per dirigersi verso il suo scooter e prendere la via di casa. Il guidatore, invece, ingranata la prima ha cercato di arruotare il malcapitato; il ragazzo, che fortunatamente non è stato ‘centrato’ in pieno, è stato scaraventato contro il selciato: numerose le ferite e le escoriazioni, non gravi, alle braccia, alle spalle e alla testa.

 

I Carabinieri della Stazione di Riesi, nella notte tra sabato e domenica scorsa, hanno arrestato in flagranza di reato un giovane incensurato del luogo che, dopo una lite per futili motivi, ha volontariamente investito con la propria autovettura l’amico minorenne con il quale aveva poco prima litigato. Il ragazzo, è stato investito da dietro mentre camminava per strada e, dopo un volo di alcuni metri, è rovinato sul manto stradale riportando varie ferite tra cui un trauma cranico. L’investitore è poi corso a casa, lasciando il malcapitato inerme sull’asfalto, per costruirsi un alibi che avrebbe dovuto, secondo i suoi piani, garantirgli l’impunità. Ha, quindi, dapprima intenzionatamente danneggiato con una zappa la sua autovettura e poi si è presentato ai Carabinieri di Riesi, raccontando di aver avuto una lite con un suo amico e denunciando di essere stato aggredito, mentre stava tornando a casa, da sconosciuti che lo avevano costretto a fermarsi e avevano poi danneggiato la sua macchina.

Troppi tuttavia i punti oscuri e le contraddizioni nel suo racconto che non hanno convinto i Carabinieri della Stazione di Riesi, le cui indagini hanno fatto emergere la verità e il giovane, sebbene incensurato, è stato arrestato con le gravissime accuse di tentato omicidio aggravato, omissione di soccorso e simulazione di reato. Nel corso delle perquisizioni effettuate, i militari dell’Arma hanno anche rinvenuto un personal computer portatile, rubato a Caltanissetta venerdì 10 luglio u.s.

L’arresto è stato convalidato oggi dal GIP del Tribunale di Caltanissetta, dinanzi al quale l’indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il giovane si trova ora ristretto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa di giudizio.

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