Cronaca

Curve in calo, ecco i primi effetti della vaccinazione

Un report dell'Iss mostra un calo nel numero dei casi Covid tra gli operatori sanitari e la fascia d'età uguale o superiore agli 80 anni

Anche se non sembra, ecco finalmente i primissimi anche se timidi segnali di miglioramento grazie alla vaccinazione contro il Covid nel nostro Paese. Infatti, dalla seconda metà di gennaio è iniziata una discesa nel numero dei casi tra operatori sanitari e popolazione anziana con 80 o più anni, le prime categorie a ricevere il vaccino anti-Covid della Pfizer.

“Trend in calo””A partire dalla seconda metà di gennaio si osserva un trend in diminuzione del numero di casi negli operatori sanitari e nei soggetti di età maggiore o uguale a 80 anni, verosimilmente ascrivibile alla campagna di vaccinazione in corso”. È questo il report di aggiornamento da parte dell’Istituto Superiore di Sanità datato 24 febbraio 2021 ma reso noto soltanto poche ore fa tramite il canale ufficiale di Twitter. In un momento in cui l’Italia sta sperimentando la terza ondata con un nuovo aumento di casi giornalieri rispetto alle settimane scorse e la variante inglese sempre più dominante, è la prima buona notizia che ci fa ben sperare per il prossimo futuro.

“Analizzando il numero di casi di infezione da SARS-CoV-2 nella popolazione suddivisa per fascia di età < 80 anni e >= 80, anni si osserva un andamento molto simile nelle due fasce fino alla seconda metà di gennaio e successivamente un netto calo nella popolazione di età >= 80 anni”, si legge sul report dell’Iss. “Un’ulteriore diminuzione del numero di casi e della gravità dello stato clinico in questa fascia di età sono attese nelle prossime settimane in risposta all’aumento della copertura vaccinale”.

L’indizio che fornisce la provaSebbene questa analisi avrà bisogno di ulteriori conferme e valutazioni più approfondite, come lo stesso Iss afferma, quanto sta accadendo è coerente con la campagna di vaccinazione iniziata ai primi mesi di gennaio: prima dose, seconda dopo tre settimane e copertura totale dopo circa un mese e mezzo. Considerando che siamo alla fine di febbraio, questi dati sembrano essere un indizio molto importante più che una coincidenza. In un altro tweet, l’Istituto Superiore di Sanità sottolinea anche l’andamento dei casi nella popolazione 80enne e over 80 commentando come, mentre fino alla seconda metà di gennaio l’andamento fosse molto simile, successivamente si è osservato un netto calo di contagi. Ma le buone notizie non sono finite qui: anche l’andamento dei casi tra gli operatori sanitari subisce una riduzione importante a partire dalla seconda metà di gennaio con una riduzione importante della percentuale dei casi che passa dal 5 al 2%, mentre il numero dei ricoveri ospedalieri scende più lentamente. Insomma, la strada è ancora lunga ma la famosa luce in fondo al tunnel si comincia a vedere, eccome.

“Adesso sbrighiamoci””In ritardo, ma le buone notizie arrivano anche dall’Italia non solo da Israele. Sbrighiamoci!”. È stato questo il tweet di Roberto Burioni, virologo e docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commentando quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) sul netto calo dei casi di Covid-19 nella popolazione uguale o maggiore agli 80 anni nella seconda metà di gennaio. L’Iss prospetta inoltre una “attesa diminuzione” di “numero di casi e gravità dello stato clinico, in risposta all’aumento della copertura vaccinale”, riporta l’AdnKronos.

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