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Mafia, operazione Report: Boss dal carcere di Caltanissetta, inviava ‘pizzini’

Il Gico della guardia di finanza ha scoperto che a capo del gruppo dei Laudani (mussi ‘ri ficurinia) vi era Orazio Scuto (conosciuto come il “vetraio”) con mansioni di reggente per il territorio acese e detenuto a Caltanissetta: il boss impartiva gli ordini agli affiliati tramite “pizzini” che nascondeva all’interno di confezioni di succhi di frutta o di barrette di cioccolato e che venivano portati all’esterno del carcere grazie all’aiuto della figlia Valentina Scuto di 33 anni finita ai domiciliari.

Il collaudato sistema di comunicazione ha consentito a Orazio Scuto di impartire all’esterno le direttive alle persone a lui piu’ vicine, sia per quanto riguarda la gestione della Friscus srl, sia in ordine ad alcune iniziative da intraprendere nell’ambito delle attivita’ criminali riconducibili al gruppo. Uno degli uomini piu’ fidati era Litterio ‘Rino’ Messina.

Tra gli arrestati dell’operazione ‘Report’ anche Giacomo Caggegi, 40 anni, ex pugile, conosciuto come “Rocky” del clan Laudani. Gli investigatori del Gico lo ‘qualificano’ come referente del clan per Lineri e Misterbianco, piu’ volte protagonista di spedizioni punitive armate e intimidazioni nei confronti di clan rivali. Secondo la Guardia di finanza avrebbe avuto una importante disponibilita’ di armi che sono state utilizzate nel compimento di episodi violenti e nelle intimidazioni.

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