Sommatino – Un sogno accarezzato da anni; un desiderio conservato nel cuore sin dal primo giorno delle nozze. Letizia e GianMaria erano uniti nella speranza, come erano uniti nella vita. Dieci anni di matrimonio e d’amore ma niente figli. Si erano sposati giovani e lo erano ancora: lei 26 anni, e lui sono un paio in più. La loro vita scorreva serena con la speranza nel cuore ed i progetti di vita e di lavoro. Ed il lavoro GianMaria l’aveva trovato proprio qui a Gela, nell’istituto comprensivo Verga dove da poche settimane era stato accolto con benevolenza da insegnanti, dirigente e personale. Avevano confidato in Dio e nella speranza e sei mesi fa, quasi non ci credevano più, la bella notizia: Letizia era incinta. A 36 anni; tutto procedeva bene. Si era aperto un nuovo mondo per loro, una nuova vita, le speranze era state esaudite ed il loro amore rifioriva di un nuovo sapore. Tutto fino a due giorni fa. Non c’era stata alcuna avvisaglia, le solite nausee della gravidanza. La coppia aveva finito di cenare e stava abbracciata davanti la televisione, quando, improvvisamente: “Gianni sto male” – ha sussurrato Letizia. “Che succede?” – dice lui. “Non so, sto male”. Da Sommatino all’ospedale di Canicattì è stata una volata. Ma vana. I medici non hanno potuto far nulla per trattenere sulla terra Letizia che se n’è andata col suo bimbo ancora in grembo. La cittadina scossa per la tragedia inspiegabile. Mamma e i due figlioletti gemelli ancora prematuri, sono volati insieme lassù, lasciando Gianni nella disperazione. “Stai sicuramente coccolando Giorgio e Salvatore – ha scritto il marito – adesso hai quello che desiderati più di ogni altra cosa. Prenditene cura come sai fare tu, parlagli tanto di me e racconta le nostre avventure perchè finalmente hai tutto il tempo, la felicità, la serenità. Se ti chiedono ‘dov’è papa?’ Quando arriva?’ , digli che ho le chiavi di casa e prima o poi sentirete aprire la porta”. Su Sommatino e nella scuola è calato il silenzio. Una donna di 36 anni se n’è andata e non si sa ancora per quale terribile patologia.
