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Allarme tumore ai testicoli: “21 casi fra ragazzi dai 15 ai 30 anni”

Gela – Lancia l’allarme il prof. Sebastiano Condorelli, primario del reparto di urologia dell’ospedale di Gela. Ventuno casi di tumore al testicoli in pochi anni di attività a Gela. “Ventuno casi – dice – il docente universitario e primario – li ho trattati in oltre 25 anni, durante la mi attività a Catania. Quello che si verifica a Gela è una reazione all’inquinamento che, anche se oggi non ha la valenza degli anni scorsi, ha prodotto i danni nel tempo”.

Il  tumore del testicolo è una malattia che colpisce le gonadi maschili, ovvero gli organi deputati alla produzione dei gameti (gli spermatozoi) e di alcuni ormoni maschili (testosterone). È la forma di cancro più comune negli uomini di età compresa tra 15 e 35 anni e nel 95 per cento dei casi parte da un’alterazione nella replicazione delle cellule geminali. Il tumore al testicolo, che più di frequente colpisce soltanto uno dei due organi, può essere di origine germinale (colpisce le cellule responsabili della formazione degli spermatozoi) e non germinale. Nel primo caso si parla di seminoma e non seminoma.

Nel secondo può trattarsi di un tumore dello stroma specializzato (a sua volta diviso in Leydig, Sertoli e Leydig-Sertoli) e non specializzato. La prognosi e il trattamento sono diversi a seconda del tipo di tumore. Il cancro del testicolo viene sempre classificato in tre stadi: il primo (stadio I) riguarda tutte le neoplasie circoscritte all’organo, il secondo (stadio II) quelli con interessamento dei linfonodi addominali, il terzo (stadio III) raccoglie quei tumori che hanno già interessato attraverso il processo di metastatizzazione alcuni organi a distanza (solitamente polmoni e fegato)

 

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