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Gela come HUB MED per lo sviluppo economico

Gela – In questo nuovo contesto mondiale c’è spazio e necessità per il Sud dell’isola e in particolare per Gela che recuperi il suo ruolo strategico di ponte tra l’Europa ed il resto del Mondo. Sia sotto il profilo infrastrutturale (con portualità, logistica ed energia) sia sotto quello economico-finanziario.

L’Hub portuale del Mediterraneo è infatti portatore di un significato di forte valenza simbolica in un area geopolitica di significativa importanza, in quanto su questo bacino di mare si affacciano Europa, Africa e Asia. 

La sede di Gela per questo progetto è stato già presentato in diversi convegni da parte di Eni, da diversi portatori di interesse e sigillata con la firma d’intesa con il Mise, con lo studio di fattibilità(ma ripetutamente disattesa)  e che appariva per la città e il suo territorio una occasione unica e speciale per il proprio rilancio e rinascita, in quanto una infrastruttura di carattere internazionale come questo avrebbe comportato certamente ricadute di carattere non soltanto industriale ma anche culturale, economico e turistico agendo come volano dello sviluppo locale.

Gela, recupererebbe la sua forte identità Mediterranea e storica, determinando una perfetta sintesi tra l’economia del mare, (da rilanciare) attraverso la disponibilità di uno dei porti isola più grandi d’Italia, oggi l’intera area è interessata dal decreto ZES e l’economia culturale, permettendo così la valorizzazione di un tratto di costa ritenuto determinante per gli scambi commerciali dall’antica Grecia e che, con una importante area archeologica, potrebbe dare un rilancio turistico suggestivo e innovativo dell’intero arco mediterraneo essendo questo il miglior modo di contribuire seriamente a reciproche prospettive di stabilità e sviluppo.

La nascita a Gela di un hub portuale del Mediterraneo (industriale/energetico) determinerà in maniera sostenibile e soprattutto integrata una nuova visione di sviluppo del territorio, potendo includere e sviluppare, culturalmente e mediaticamente, i temi delle blue economy e, più in generale, potrebbe consentire a questa città e al suo territorio di assumere i connotati di una città di respiro europeo rafforzando, fra le altre cose, la connessione con un patrimonio storico e culturale di altissimo livello.         

Lo sviluppo anche industriale di tale rilievo potrà rappresentare per Gela un’occasione unica per la riqualificazione del territorio, per investimenti sulle infrastrutture, per il potenziamento dell’impiantistica, per il miglioramento del sistema di mobilità del e nel territorio non solo gelese ma anche paesi limitrofi come Niscemi, Mazzarino, Butera, per una riqualificazione dei luoghi della cultura e per il rilancio delle attività specifiche di questo territorio: industria, artigianato, agricoltura,cultura, turismo.

Chiediamo al Governo Nazionale e a quello Regionale di rispettare gli impegni presi e sostenere, con tutte le iniziative necessarie tale progettualità che deve  avvenire su un piano fattuale e non soltanto di principio, soprattutto dal punto di vista degli investimenti sulle infrastrutture e sulla mobilità

Terenziano Di Stefano assessore allo sviluppo economico

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