Cronaca

Grave atto contro l’auto del cabarettista gelese Giovanni Cacioppo

La solidarietà dell'amministrazione comunale

Gela – Quello che vedete nell’immagine di copertina è il luogo dove è avvenuto l’incendio doloso della notte scorsa. Una Jeep ed una Nissan Navara sono state incendiate questa notte in via Benedetto Croce. Una delle auto era del cabarettista Giovanni Cacioppo in città per uno spettacolo. il tutto è avvenuto circa ale ore 3 di questa notte.  Le immagini di video sorveglianza hanno ripreso l’atto incendiario da diverse angolazioni e sono state acquisite dalle forze dell’ordine che hanno aperto un fascicolo.

“Un atto vergognoso e infame, opera di un delinquente che speriamo venga individuato immediatamente dalle forze dell’ordine” . Così il sindaco Lucio Greco commenta il gravissimo episodio che si è registrato questa notte in città, in via Benedetto Croce, e che ha avuto come vittime il noto cabarettista e attore gelese Giovanni Cacioppo e il cognato, ai quali sono state incendiate le auto. La vettura dell’artista, una Jeep, è andata completamente distrutta.

“Giovanni Cacioppo in questi giorni era rientrato non solo per godersi le proprie ferie – ha detto il Sindaco – ma anche per un impegno lavorativo in città. E’ stato molto gentile e disponibile, infatti, nell’accettare di prendere parte al calendario degli eventi estivi che abbiamo predisposto e presentato qualche giorno fa, nel corso di una conferenza stampa alla quale il comico ha anche preso parte, spendendo parole di elogio per l’operato di questa giunta e per il modo in cui, nonostante l’emergenza Covid, ha provato a rallegrare l’estate dei cittadini. L’attentato di questa notte – ha aggiunto – ci stranisce, ci addolora e ci rammarica. Nessuno merita di subire un atto simile, tantomeno una persona che da anni porta il nome di Gela sui palcoscenici di tutta Italia con successo e che non taglia mai il cordone ombelicale con la propria città di origine. Solidarietà e vicinanza massima a Cacioppo, alla moglie e al cognato da parte mia e di tutta la giunta, del Presidente del consiglio comunale Totò Sammito e dei consiglieri, e speriamo davvero che gli inquirenti possano presto dare un nome e un volto al balordo che ha appiccato il fuoco”.

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