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Gela – L’emergenza COVID19 è un’emergenza di sanità pubblica con cui il mondo del lavoro in generale ha dovuto drammaticamente confrontarsi. Il lockdown ha infatti mostrato come un reale distanziamento sociale, nei momenti critici, sia l’unica arma in grado di arrestare la diffusione di un’epidemia, ma allo stesso tempo abbiamo visto come la chiusura di tutte le attività e la forte limitazione delle libertà individuali abbia avuto effetti disastrosi sul piano economico e può incidere pesantemente su quello sociale.
In questo momento, il fenomeno è in evidente regressione grazie a numerose variabili, ma non sono oggi preventivabili futuri scenari, a causa della non completa conoscenza del VIRUS SARS 2 COVID 19. Un incremento di nuovi focolai, come sta accadendo adesso in Cina, porterebbe a nuove drastiche restrizioni e chiusure.
Dunque, è necessario intraprendere in modo tempestivo percorsi che consentano di proteggere adeguatamente i cittadini, i lavoratori e le imprese qualora il fenomeno pandemico si ripresentasse con rinnovata virulenza.
Il progetto CoSaRiM ( Covid19 Safety Risk Management) 2021 è stato pensato come un programma integrato di informazione, formazione, assistenza, consulenza e affiancamento rivolto a datori di lavoro, professionisti e lavoratori di aziende pubbliche e private basato sulla ricerca delle criticità cui possono andare incontro le attività in persistenza di rischio biologico, considerando anche gli effetti su tutti gli stakeholder.
Il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus COVID19 negli ambienti di lavoro” , il DPCM del 17 Maggio e le loro successive modifiche fanno infatti riferimento a protocolli e linee guida, spesso collegate a ulteriori norme, che forniscono indicazioni su tempi e modalità delle riaperture, sugli obblighi, sulle sanzioni e sugli indirizzi operativi generici da seguire, ma non chiariscono un punto chiave nella gestione del rischio biologico: Chi deve fare Cosa, Come, Quando?
Ecco perché è importante avere un’informazione chiara e concisa, adeguata alla necessità e al contesto, aggiornata e responsiva. Per farlo occorre:
- che il datore di lavoro e i lavoratori abbiano chiare le linee guida da seguire;
- che gli strumenti siano di facile utilizzo;
- che le buone pratiche siano di facile esecuzione;
- che anche i clienti o gli avventori non abbiano difficoltà a seguire le indicazioni predisposte e, anzi, si sentano essi stessi parte attiva della misura di prevenzione.
Il progetto CoSaRiM 2021 nasce dalla partnership tra la Farmacia Cipolla e la dottoressa Rosalia De Gregorio e mira a mettere in condizione le aziende e i lavoratori di affrontare il rischio biologico in sicurezza.
Le aziende che aderiranno troveranno dunque un percorso integrato di informazione, formazione, assistenza consulenza e affiancamento continui per una durata iniziale di sei mesi con un costo sostenibile, considerato l’attuale momento di transizione.
Dichiarazioni
“La farmacia tradizionale ha subito negli ultimi anni trasformazioni rilevanti – ha dichiarato dal dottoressa Cipolla – Rivolgendo i nostri servizi alle imprese cerchiamo di recepire le necessità del territorio, che ha talenti e potenzialità all’altezza di un futuro di nuovo brillante e prosperoso”.
“Ho accettato con entusiasmo la sfida propostami dalla Farmacia Cipolla, perché ho sperimentato le professionalità operanti a Gela in moltissimi ambiti e sono convinta che la città tornerà ad avere il ruolo che le spetta nel panorama siciliano”.
Venera Maria Aurora Cipolla è tra le decane della professione farmaceutica della provincia di Caltanissetta, Medaglia d’Oro per i 50 anni di professione nel 2015. Laureatasi presso la Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Palermo nel 1955, ha cominciato a esercitare nello stesso anno, prima nelle farmacie di famiglia. Nel 1971 vinse il concorso per l’assegnazione di una sede e scelse Gela, per le potenzialità del territorio. La Farmacia Cipolla è stata inaugurata nel luglio del 1972, anno da cui ha iniziato il servizio al territorio di un quartiere ad alta densità abitativa. Dal 1997 è affiancata dal figlio, Dott. Carmelo Scichilone, farmacista.
Rosalia De Gregorio, che per gli amici è Lilia da sempre. Laureatasi presso la Facoltà di Biologia dell’Università degli Studi di Palermo nel 1996, con una tesi sperimentale di igiene e microbiologia, è iscritta all’Ordine dei Biologi del capoluogo siciliano.
Dal 2000 si occupa di consulenza aziendale. Ha collaborato col dipartimento ITAF (Ingegnerie e Tecnologie Agroforestali), presso cui ha svolto il dottorato di ricerca con borsa di studio in chimica agraria, con incarico di insegnamento ed esami di chimica generale con laboratorio.
Si è occupata di HACCP e sicurezza negli ambienti di lavoro in aziende del comparto agroalimentare, nelle scuole e in cliniche private, curando la redazione di manuali, l’organizzazione della formazione interna, tenendo i collegamenti con le pubbliche amministrazioni.
