Gela – Che cosa è un’alleanza? Se cerchiamo la definizione nel dizionario troviamo: Patto di unione tra due o più stati, in vista del raggiungimento di scopi politici o economici comuni; estens., anche fra associazioni, federazioni o partiti che hanno scopi o finalità simili o addirittura identiche. In senso traslato si può sovrapporre alle realtà minori. Non c’è scritto che in una alleanza un capo decide autonomamente senza condividere le motivazioni delle decisioni con i protagonisti dell’alleanza cstessa he occupano una posizione paritaria e non di sudditanza. Poi c’è la politica di Fabio Massimo, Quinto detto il Temporeggiatore della seconda guerra punica. La sua strategia del temporeggiamento, tesa a logorare le forze nemiche senza combattere in campo aperto, non raccolse consensi. L’alleanza arcolabeno di Gela ha messo insieme diversi partititi di destra e sinistra pur di arrivare ad un risultato, raggiunto il quale adesso vacilla. Vacilla perché l’alleanza dove tutti gli alleati sono uguali viene tradita. Uno degli alleati fa un passo in avanti, da solo e gli altri alleati insorgono. E’quanto accaduto in questi giorni al Comune di Gela. Italia viva si presenta, viene accolta dal sindaco e la maggioranza insorge.
C’è un altro gruppo che potrebbe uscire dall’alleanza. E’ forza Italia che già non ha digerito l’ingresso di un gruppo politico con un assessore e senza consiglieri e non manderà giù il boccone ‘Pd’. Ecco cosa ha detto stasera il commissario di Forza Italia Vincenzo Pepe, nel corso di una trasmissione radiofonica: “I segretari della maggioranza avevamo pensato che se il sindaco non ci chiamava, saremmo stati noi ad indire una riunione ed invitarlo per sentire cosa stesse organizzando. Come commissariodi F.I. l’ho fatto presente a suo tempo che non siamo d’accordo che il Pd entri in giunta. Perché il Pd ha lasciato la giunta in momento delicato in cui i Dem avevano al Governo rappresentanze in grado di potere fare tanto per il territorio. Ora che si avvicinano le consultazioni elettorali per le regionali si ripresentano. Non condivido questo modo di fare politica anzi la condanno. Questo modo di fare politica ha distrutto Gela. Non si può fare politica a giorni alterni: quello era il momento giusta per aiutare la città. Hanno guardato solo al momento locale. Ora vogliono riscuotere il pegno elettorale. Il Pd ha tradito la città e noi l’abbiamo detto a chiare lettere che non siamo d’accordo al suo rientro in giunta. Greco non aveva esperienza i rappresentanti del Pd si, ed avrebbero dovuto supportarlo e non lasciarlo.
Decide il sindaco con chi dialogare, se fare incontri interlocutori visto che l’orientamento è quello di un rientro. Si dice addirittura che si sarebbe paventata una possibilità: quella di azzerare la giunta. Ma chi sono loro per pretendere che venga azzerata la giunta? Questa cosa è improponibile. Che senso ha aprire ad Italia viva che non ha rappresentanza in consiglio comunale? Il sindaco ha giustificato l’ingresso per avere più rappresentanti al Governo. Noi abbiamo abbastanza rappresentanti politici al Governo. Se l’assessore non ha i consiglieri noi non siamo d’accordo. Prenderemo le nostre decisioni, di fatto non ha senso un assessore senza consiglieri: o l’assessore è un tecnico o deve essere espressione di un gruppo consiliare. Questa non è politica. La politica si fa con chi si è speso per la campagna elettorale pro sindaco con il coinvolgimento per dimostrare di essere un leder con una maggioranza forte. Se un amministratore si trova là c’è grazie ai consiglieri che lo hanno supportato ma questo non si è ben capito. Sono stati signori a votare il bilancio. Noi non siamo d’accordo ad aprire a tutti i partiti politici che si presentano. E’ un salto nel buio e non sappiamo dove ci porta. Ci riuniremo alla presenza dell’onorevole ed i consiglieri e prenderemo decisioni”.
