Cronaca

Ecco i protagonisti del ‘sacchetto abbandonato’

Gela – Ora che l’assessorato all’ambiente è vacante l’amministrazione torna a diffondere i messaggi di intimidazione contro chi non collabora a tenere pulita la città, riversando sui cittadini la colpa. Ha fornito ai media le immagini del protagonisti del sacchetto abbandonato in ogni angolo per dimostrare che sono i cittadini a non fare la propria parte. Lo ha dimostrato attraverso le immagini delle telecamere nascoste che ritraggono chi abbandona i rifiuti e non rispetta la regole. Il giro di vite nei confronti dei trasgressori viene ricordato a chi, eventualmente, se ne fosse dimenticato. Sono circa 170 le persone finora pizzicate col sacchetto volante. E il numero è destinato a salire. Peccato che però, la città è sporca a prescindere. Fra queste immagini infatti, non figurano i sacchi che cadono al centro della carreggiata dai furgoni della ditta che è responsabile della raccolta, nè cartacce lasciate in terra dagli operatori e le erbe selvatiche ad altezza d’uomo che non fanno crescere, di certo,  i cittadini……………….

Mostra Altro

Articoli Correlati

Un commento

  1. Ma con un’amministrazione del genere, dove vuoi andare, con un sindaco del genere ,che non ha mai lavorato, cosa deve capire ! Hanno tutti paura, si cagano addosso, e quando vedono( non vedono niente), si girano altrove. Bastasse farsi una passeggiata, guardarsi in giro,prendere degli appunti ,fare mente locale su ciò che serve al cittadino.In primis la Tekra e i suoi operai non fanno il minimo sindacale, hanno una fretta della malora, e se si rompe un sacchetto lasciano tutto per terra.I cestini li rompono loro stessi ( vedi scuoleE.Romagnoli), e così la spazzatura rimane lì per molte settimane.Al porto rifugio, i cestini non vengono svuotati, e la gente butta tutto in spiaggia e in acqua, anche le bottiglie di vetro.Questa differenziata ha creato solo sporcizia in tutto il territorio, dove hanno imparato che non di deve spazzare le strade ,tutte, e lasciare pulito e disinfettato.Andate tutti a casa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button