Cronaca

Covid19, prorogata fino al 5 marzo ordinanza Musumeci

Prorogata per tutta la settimana e fino all’arrivo del nuovo Dpcm, il primo dell’era Draghi, l’ordinanza anti covid19 del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che scadeva alla mezzanotte.

Il presidente della Regione Nello Musumeci ha appena firmato, infatti, la proroga dell’ordinanza n.13 dello scorso 12 febbraio. Il provvedimento resterà in vigore fino a venerdì 5 marzo.

Verranno mantenuti operativi tutti i punti di controllo e i drive-in per l’esecuzione dei tamponi rapidi riservati a quanti fanno ingresso in Sicilia. Coloro che arriveranno nell’Isola sono tenuti a registrarsi sull’apposita piattaforma (www.siciliacoronavirus.it).

Prorogate anche le ulteriori misure di distanziamento. I titolari degli esercizi pubblici sono tenuti a comunicare all’Asp il numero massimo dei clienti che possono essere accolti all’interno dei locali con l’affissione di un cartello all’esterno che dia questa indicazione. Ai centri commerciali è richiesto di munirsi di “contapersone”. I titolari degli esercizi pubblici, in accordo con l’Asp e attraverso le associazioni di categoria, possono disporre settimanalmente e su base volontaria l’esecuzione dei tamponi nei drive in disponibili per i dipendenti che svolgono attività a contatto con il pubblico.

All’emanazione dell’ordinanza lo scorso 13 febbraio Musumeci aveva avviato un confronto con Roma sui ristori “Avvieremo subito un confronto con il nuovo governo – aveva detto il governatore annunciando l’ordinanza –  anzitutto per dare certezze dei ristori agli operatori economici e per definire i nuovi protocolli sulle aperture delle attività ancora non consentite”. Il riferimento era a palestre, piscine, cinema, teatri e così via. Per i secondi si parla, adesso, del 27 marzo ma per il resto il confronto con il nuovo governo sembra abbastanza arenato e di ulteriori ristori per la seconda parte di zona arancione e per il periodo di zona gialla per quanto riguarda le attività che restano chiuse o limitate al momento non si parla proprio.

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