Cronaca

Covid, situazione preoccupante in città, allo studio nuove restrizioni.

Il direttore del dipartimento di prevenzione dell’ASP, dr. Francesco Iacono, con una nota ufficiale nella quale si esprime grande preoccupazione per la situazione epidemiologica a Gela, invita il sottoscritto ad “implementare le misure previste”. Tradotto, ciò vuol dire che i provvedimenti restrittivi già in vigore in città non sono ritenuti sufficienti, perchè i numeri sono veramente preoccupanti. Il bollettino giornaliero diramato nel tardo pomeriggio di ieri dall’ASP, del resto, è eloquente: 78 nuovi contagi nell’arco di 24 ore sono, a dir poco, allarmanti.

Non ho ancora deciso di attuare ulteriori misure restrittive a corredo di quelle già previste dalle norme regionali e nazionali in caso di zona rossa, al momento in programma fino a giorno 23 (ma che, andando avanti in questo modo, rischiamo di veder protrarre). Ci sono alcune misure al vaglio, ma il mio desiderio sarebbe quello di non applicarle, per non aggravare ulteriormente la situazione di alcune categorie economiche già al collasso. Tuttavia, non posso lasciar cadere nel vuoto l’appello del dr. Iacono, così come non posso ignorare quello che sta accadendo. Per questo, ancora una volta, mentre una serie di provvedimenti sono in fase di studio, chiedo a tutti di recarsi all’hub vaccinale allestito al PalaCossiga e di farsi inoculare il siero.

La vaccinazione di massa è l’unica strada attualmente percorribile per uscire da questa emergenza, lo diciamo da mesi e continueremo a farlo. Non scherziamo col fuoco: questo non è un virus stagionale, o non manderebbe la gente in ospedale in piena estate!

I dati dell’ASP, invece, indicano che meno della metà della popolazione gelese si è vaccinata fino a questo momento. E’ il momento di farlo, per tutelare la propria salute, la propria vita e quella degli altri.

 

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