Politica

Incardona al sindaco: “si monitori l’aria che respiriamo”

Gela – Questa mattina, alla luce delle comunicazioni di ieri sera del Primo Ministro Giuseppe Conte, ho scritto via pec al sindaco, proponendo, come già hanno fatto in diversi comuni italiani, un monitoraggio dell’aria, posto, anche a seguito del nuovo decreto che entrerà in vigore lunedì, molte attività dovranno rimanere aperte.
Il testo che ho inviato al sindaco, è il
Seguente, ove vogliate prendere spunto per informare la città e per estrapolare qualcosa della comunicazione inviata a Lucio greco.

“Caro Sindaco – scrive il consigliere Incardona-

Innanzitutto mi preme ringraziarti per il grande lavoro che stai portando avanti nel cercare di contenere questa emergenza e non solo, ma anche nel cercare di “imporre” le regole alla comunità gelese, evitando di creare ansia all’interno della città.

In questi giorni siamo stati riuniti in comune per arginare tale problematica e ho visto veramente grande attenzione verso ogni problema che potesse sorgere e gravare sulla popolazione gelese.

Questa mattina, così come recita l’oggetto di questa comunicazione, vorrei proporti di effettuare in città, così come già hanno fatto in altri comuni, il monitoraggio dell’aria.

Ovvero un monitoraggio (per il tramite ovviamente di un laboratorio da te individuato) indoor dell’aria o di una superficie da analizzare.

Mi sono documentato sul punto, e ho letto che tale monitoraggio avviene prelevando un campionamento attivo di una quantità di aria o spatolando una superficie con un cotton fioc.
Nel primo caso il laboratorio esaminerà la presenza di virus o anche COVID-19 nell’aria, mentre nel secondo caso il laboratorio analizzerà la presenza di virus sulle superfici che vanno a contatto con le mani della gente.

Ti faccio questa proposta, che sono certo prenderai in considerazione facendo le dovute tue deduzioni, e che potrà essere messa in campo anche per il tramite di quelle attività che rimarranno aperte nei prossimi giorni, poiché alla luce del decreto del presidente del consiglio dei ministri, anticipato nella serata di ieri, e che entrerà in vigore lunedì, ancora molti luoghi pubblici e privati (ad esempio banche, supermercati, poste, sala di attese, negozi vari) rimarranno in piena attività, ma potranno essere monitorati, dal momento che molte persone possono essere soggetti asintomatici ma ugualmente trasmettitori del virus COVID19.”

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