La nuova versione del documento del ministero della Salute, oltre a confermare la priorità per over 80, personale scolastico e delle forze dell’ordine, individua tra i soggetti da vaccinare in via prioritaria cinque categorie, definite sulla base dell’età e delle condizioni di salute preesistenti. Dai soggetti a “elevata fragilità” alla distinzione per età, ecco le categorie del nuovo piano vaccinale
Disabili gravi e i loro assistenti, obesi, diabetici, ipertesi e persone che soffrono di patologie neurologiche o respiratorie. Sono alcuni dei gruppi di che potranno avere un accesso prioritario al vaccino anti Covid in base al nuovo Piano presentato dal Ministero della Salute in collaborazione con la struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid, l’Aifa, l’Iss e AGENAS
La nuova versione del documento, oltre a confermare la priorità per over 80, personale scolastico e delle forze dell’ordine, individua tra i soggetti da vaccinare in via prioritaria cinque categorie, definite sulla base dell’età e delle condizioni di salute preesistente.
La Categoria 1 include soggetti a “elevata fragilità”, ovvero “persone estremamente vulnerabili e con disabilità grave”, che “hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali.
Si tratta di un’ampia categoria in cui sono inclusi: disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 e i loro familiari conviventi e caregiver; persone che soffrono di fibrosi polmonare idiopatica, scompenso cardiaco avanzato, malattie neurologiche (come sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla, distrofia muscolare, paralisi cerebrali infantili), fibrosi cistica, cirrosi epatica, gravi malattie autoimmuni o immunodeficienze primitive
E, ancora per tutti i soggetti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive, per quelli in dialisi e per quelli con diabete di tipo 1 e per quelli con diabete di tipo 2 in forma grave o con complicanze
Sono inclusi anche pazienti che hanno avuto ictus o ischemie che ne abbia compromesso l’autonomia neurologica e cognitiva, pazienti con tumore maligno in fase avanzata, i talassemici, persone con Sindrome di Down, Aids, grave obesità e quelli in attesa o sottoposti a trapianto. Nel caso di minori estremamente vulnerabili e che non possono essere vaccinati “vanno vaccinati i relativi genitori, tutor o affidatari”
La Categoria 2 riguarda persone di età compresa tra 70 e 79 anni, e “viene definita invece sulla base del criterio anagrafico, in quanto questa variabile assume un ruolo preponderante nella valutazione dei fattori di rischio di mortalità associata a Covid-19. Infatti, in questa fascia di età il tasso di letalità di coloro che vengono a essere infettati risulta pari al 10%”
Nella Categoria 3 rientrano le persone di età compresa tra 60 e i 69 anni, e anche in questo caso la “priorità viene definita ancora sulla base del criterio anagrafico. In questa fascia di età il tasso di letalità tra gli infettati risulta pari al 3%”
Nella Categoria 4 rientrano invece persone sotto i 60 anni con comorbidità ma “senza la connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili”. In gran parte, le tipologie di malattie prese in considerazione sono le stesse assunte per le persone estremamente vulnerabili, “ma il livello di gravità considerato è inferiore”. Vi rientrano: malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, ipertensione, diabete, Hiv, patologie renali, autoimmuni, epatiche, cerebrovascolari, tumori
Infine, nella Categoria 5 rientra il resto della popolazione di età inferiore ai 60 anni senza particolari condizioni di salute
A prescindere dall’età e dalle condizioni di fragilità, resta comunque confermata la priorità alle categorie che hanno già iniziato nelle scorse settimane la vaccinazione: personale di scuola, università, forze armate, polizia, soccorso pubblico, penitenziari e comunità residenziali, come strutture socio-sanitarie o religiose
Tenendo conto delle priorità definite, delle indicazioni relative all’ utilizzo dei vaccini disponibili e delle esigenze logistico-organizzative, potrà quindi procedere in parallelo: la vaccinazione dei soggetti over 80 e dei soggetti con elevata fragilità e ove previsto dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari
Ancora, il completamento della vaccinazione delle categorie ricomprese nella fase 1, promuovendo la vaccinazione nei soggetti che non hanno ancora aderito alla campagna e avendo cura di includere, nel personale sanitario e sociosanitario, tutti i soggetti che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie, utilizzando anche vaccini a vettore virale per chi non ha ancora iniziato il ciclo di vaccinazione
Inoltre, il completamento della vaccinazione del personale docente e non docente, scolastico e universitario, delle Forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, dei servizi penitenziari e altre comunità residenziali
E infine la vaccinazione dei soggetti di età dai 70 ai 79 e, a seguire, quella dei soggetti di età dai 60 ai 69 anni