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Dalla notte degli spiriti alla notte dei santi

Il fenomeno Halloween arrivato a noi dalla cultura celtica e americana ormai si è imposto violentemente nella nostra realtà sociale, ridicolizzando così il principio cristiano della comunione dei santi. Diventa grave  preparare ed abituare le nuove generazioni al culto dell’orrore, della violenza, e rendere “normali” e divertenti figure orride e ripugnanti, fantasmi, vampiri, streghe e demoni, con la finta motivazione di esorcizzare e superare la paura della morte. “Non vogliamo essere bigotti o creare paure – afferma don Lino di Dio, esorcista diocesano e neo vicario foraneo della Città, ma bisogna affermare che lo scopo principale del fenomeno Halloween è la diffusione di una mentalità magica cui a volte inconsapevolmente o ingenuamente attraverso feste, party o “carnevalate” ci si accosta. Halloween, fa dello spiritismo e del senso del macabro il suo centro ispiratore cercando di boicottare la ricorrenza in cui vengono ricordati i Santi e la commemorazione dei fedeli defunti in un appuntamento di marketing e di business del macabro. Si verifica a volte che nelle scuole si festeggia Halloween e si neghi di allestire il presepe a Natale. Il mondo dell’occulto definisce la notte del 31 ottobre il giorno più magico dell’anno, il capodanno di tutto il mondo esoterico e le cronache internazionali ogni anno sono piene di fatti terrificanti che avvengono in questa notte. Ringrazio ancora i miei confratelli sacerdoti e i tre diaconi che mi hanno eletto come vicario foraneo di questa meravigliosa nostra città Questa sera  varie comunità stanno organizzando momenti di preghiera tra i quali  una veglia di preghiera presieduta dal nostro Vescovo presso la chiesa di Sant’ Agostino a partire dalle ore 20,30. Dobbiamo guardare i santi e i nostri cari defunti, il mistero della morte in modo luminoso, con lo sguardo rivolto verso il Cielo. Si invitano i fedeli ad esporre non scheletri o fantasmi, maschere mostruose, zombi insanguinati o zucche vuote ma il volto più bello della chiesa e della nostra terra: i Santi. I Santi ci ricordano che la santità è ancora possibile se diventiamo persone capaci di dare un significato forte alla nostra vita, capaci di trasformare il mondo partendo dalle piccole cose di ogni giorno. La festa di tutti i Santi che ci porta a celebrare il Santo di cui portiamo il nome  è anche la festa di ognuno di noi, chiamati alla santità. La mentalità del mondo oggi spesso ci inganna facendo apparire la santità come qualcosa di straordinario e di irraggiungibile da parte delle persone comuni. In realtà essa rappresenta un traguardo che Dio ha posto e reso accessibile a tutti i credenti in Cristo. La santità non si misura con i  miracoli e i fenomeni mistici straordinari, che molte volte l’accompagnano, ma dall’eccelso grado di carità verso Dio ed il prossimo. La santità consiste nel trasformare le cose ordinarie in straordinarie a patire dal nostro quotidiano che ci chiama ad un impegno serio  anche dinnanzi a problematiche che attanagliano il nostro territorio come in questo momento la questione che riguarda un bene primario quale l’acqua.”

don Pasqualino Di Dio – Vicario Foraneo

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