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A18, termina lo sciopero dei camimonisti: raggiunto un accordo con le aziende della Grande distribuzione organizzata

È terminato dopo cinque giorni lo sciopero degli autotrasportatori che lo scorso 20 febbraio hanno dichiarato lo stato di agitazione manifestando con i loro tir in autostrada bloccando il casello di San Gregorio, lo svincolo sulla Catania- Messina per entrare e uscire dal capoluogo etneo.

Dopo un incontro al PalaRegione di Catania tra organizzazioni sindacali e i gruppi della Grande distribuzione organizzata promosso dalla presidenza della Regione Siciliana e dall’assessorato ai Trasporti è stata approvata la revoca dei presidi nei punti nevralgici e la costituzione di un tavolo permanente alla Regione Siciliana con la partecipazione dei grandi e piccoli autotrasportatori e della committenza.

Le aziende durante l’incontro si sono impegnate, alla ripresa delle consegne, ad aumentare il pagamento del lavoro agli trasportatori che, con la Regione, saranno presenti al tavolo che sarà aperto dal governo a Roma.

«Dopo più di quarantotto ore di sciopero e disagi – ha commentato Marco Falcone, assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Siciliana-  gli autotrasportatori siciliani, accogliendo la richiesta del presidente Musumeci, hanno sospeso i blocchi stradali e preso l’impegno a riportare la situazione alla normalità. Il governo regionale li ringrazia per il senso di responsabilità che dimostrano nei confronti non solo delle realtà produttive, ma anche verso tutti i cittadini e le imprese dell’Isola. Domattina al PalaRegione di Catania, alle 9:30, riapriremo i lavori del tavolo tecnico voluto dal governo Musumeci con autotrasportatori, produttori e rappresentati della Gdo per approfondire ulteriormente le proposte di accordo emerse oggi dalle interlocuzioni fra le parti. La vertenza, infatti, rimane aperta e trova il pieno sostegno della Regione, poiché i problemi degli autotrasportatori restano tutti sul tappeto nella loro gravità. Il tavolo tecnico regionale rimane convocato in maniera permanente, per avanzare le proposte a Roma e tenere alta l’attenzione di tutti. Il governo Draghi, infatti, non può girarsi dall’altra parte, ma deve invece intervenire in maniera strutturale in favore di un comparto che mai come oggi sta scontando il prezzo della crisi e dell’impennata dei costi, a iniziare dai carburanti. La prossima settimana saremo a Roma per convincere il ministro Giovannini a mettere in campo interventi realmente risolutivi».
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