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La Procivis ospite alla Kore di Enna

Gela – E’ stato il “Volontariato nelle calamità” l’argomento della giornata conclusiva delle “Giornate del volontariato siciliano”, ieri nell’aula magna dell’Università Kore di Enna che, da venerdì, sta ospitando l’evento regionale di Protezione Civile.

A relazionare: Fabrizio Curcio, Capo della Protezione civile nazionale, Laura LegaCapo del Dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco,  ed il Capo del Dipartimento Regionale della Protezione Civile,  Salvo Cocina.

L’iniziativa è stata concepita dalla Regione Siciliana con l’obiettivo di avviare una riflessione e un approfondimento sul ricchissimo mondo delle organizzazioni di volontariato e dei volontari, che dedicano tempo e risorse alla solidarietà sociale, sociosanitaria, culturale, educativa, alla promozione ambientale, dei diritti civili e della persona.

Nutrita la rappresentanza della provincia di Caltanissetta ad Enna, con i volontari delle organizzazioni che sono partiti dall’autoparco di Dittaino, con numerosi mezzi, per raggiungere l’autodromo di Pergusa ed unirsi al campo di Protezione civile dove, a conclusione della tre giorni, si è svolta la rassegna dei volontari e dei mezzi della Protezione civile siciliana, alla presenza del presidente della Regione e delle autorità civili e militari.

In Sicilia sono oltre duemila le organizzazioni  di Protezione civile registrate al registro della Protezione Civile.

“Un evento formativo che ci è servito per accrescere le nostre professionalità” –  ha detto Luca Cattuti, responsabile della Pubblica Assistenza Procivis, presente al campo di Protezione Civile a Pergusa e a Enna durante la Convention all’interno dell’aula Kore dell’Università ennese. Il mio intervento durante la convention alla presenza delle autorità massime della Protezione Civile  ha evidenziato come questa occasione di incontro e confronto con tutti i volontari che, come noi, operano in Sicilia e si spendono per dare il proprio contributo nelle situazioni di emergenza, siano esse incendi, alluvioni o altro genere di calamità”.

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