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Controlli, kit di sicurezza, gite scolastiche: vertice d’emergenza alla Regione sul coronavirus

Nominare il presidente della Regione Nello Musumeci come responsabile dell’attuazione dell’ordinanza di Protezione civile nazionale sul coronavirus, intensificare i controlli in porti e aeroporti e confronto con il governo nazionale su come gestire i grandi eventi e gite scolastiche. E ancora l’acquisto di nuovi kit e dispositivi di sicurezza e l’individuazione di due grandi aree per la quarantena, una in Sicilia occidentale e una in Sicilia orientale. Sono questi al momento i temi affrontati dall’unità di crisi sul coronavirus riunita da stamani nel palazzo della Regione a Catania: “In Sicilia rassicura l’assessore – ci sono stati meno di dieci casi sospetti – ma tutti sono risultati negativi. Siamo pronti ad afrontare la situazione”.

Il vertice è stato convocato ieri sera d’emergenza dopo la notizia di contagi accertati in Veneto e Lombardia. Al tavolo stanno partecipando, oltre all’assessore alla Salute e alla responsabile del Dipartimento Attività sanitarie Maria Letizia Diliberti, anche i responsabili dei reparti di Malattie infettive e di Rianimazione ed Ecmo, il dirigente della Protezione civile regionale Calogero Foti e il direttore dell’Usmaf Claudio Pulvirenti.

“Chiederemo che il presidente della Regione, Nello Musumeci, possa essere nominato soggetto attuatore dell’ordinanza di Protezione civile, che ci permetterà di velocizzare tutti gli interventi”, ha annunciato Razza, durante una pausa dei lavori. “Stiamo lavorando – ha aggiunto Razza – per individuare due hub, uno per la Sicilia Orientale e l’altro per quella Occidentale, per realizzare aree di quarantena se dovesse essere necessario, perché bisogna programmare, anche se come in questo momento non c’è la necessità. Sono già attivi 70 posti letto anche con aree a pressione negativa”.

“Sulle gite – ha precisato l’assessore – ci uniformeremo alla decisione delle scelte nazionali, ma al momento non mi pare che sia il caso di sospendere quelle da molto tempo programmate. Per i migranti abbiamo chiesto al ministero maggiore attenzione ricordandoci sempre che la Sicilia non è il confine del Sud dell’Italia, ma dell’Europa, e siccome ci sono stati casi al sud del Mediterraneo c’è preoccupazione, ma da parte dell’Usmaf è stata affrontata adeguatamente, come per porti e aeroporti”.
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