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La ricetta della settimana: Gnocchi alla Sorrentina.

di Chef M. Nicastro

INGREDIENTI
patate 1 kg
farina 00 300-350 g
uova medie 1
sale q.b.

PER IL CONDIMENTO

passata di pomodoro (o pelati) 700 g
olio extravergine di oliva 50 ml
aglio 2 spicchi
basilico 5-6 foglie
sale q.b.
mozzarella fiordilatte 300
Parmigiano Reggiano grattugiato

PROCEDIMENTO

Per prima cosa prepara il condimento per gli gnocchi alla sorrentina mettendo in una casseruola l’olio e l’aglio a sfrigolare; una volta dorato, aggiungi i pomodori pelati (o la passata), il sale e lascia restringere per 10-15 minuti a fuoco dolce, poi spegni il fuoco, aggiungi le foglie di basilico ed eventualmente aggiusta di sale.

GNOCCHI

Prepara gli gnocchi mettendo a lessare le patate intere lavate e con la buccia in acqua salata per circa 40 minuti (se usi la pentola a pressione per circa 20 minuti); nel frattempo metti la farina su di un piano di lavoro. Scola le patate, falle intiepidire e poi sbucciale e passale al passaverdure o con lo schiaccia-patate facendo cadere la purea sulla farina.

Taglia i bastoncini in pezzetti della larghezza di 3 cm e poi riga ogni pezzetto passandolo sul riga-gnocchi con una piccola pressione del pollice. Ed ecco pronti i tuoi gnocchi.

Adagia i tuoi gnocchi su di un panno pulito e infarinato, e, quando li avrai preparati tutti, puoi versarli in acqua bollente (una porzione alla volta); quando riaffioreranno potrai scolarli e condirli con il sugo di pomodoro al basilico. Taglia la mozzarella in cubetti e versa metà degli gnocchi conditi in una pirofila delle dimensioni di 20×25 cm; aggiungi metà della mozzarella e metà del Parmigiano grattugiato. Versa gli gnocchi rimanenti e finisci aggiungendo la mozzarella e il Parmigiano rimanenti.

Inforna gli gnocchi alla sorrentina in forno statico preriscaldato alla massima temperatura per circa 5-10 minuti, fino a che non si sarà sciolta la mozzarella, poi puoi servire i tuoi gnocchi filanti

 

Vino consigliato
Arenada , Monica di Sardegna Doc
Cantine di Dolianova

 

  • Scheda Tecnica

Arenada è il Monica di Sardegna DOC della Cantina Sociale di Dolianova, riservato, insieme a PerlasPrendasRosada ed Anzenas alla piccola distribuzione, ai wine-bar ed ai ristoranti: un rosso fresco e beverino, ottenuto dall’omonimo vitigno tipico del meridione sardo e da una piccola percentuale di altre uve autoctone a bacca rossa, capaci di dare struttura e carattere. In lingua sarda, arenada è il nome della melagrana, frutto il cui aroma ritorna spesso nei riconoscimenti olfattivi di questo genere di vini.

Arenada nasce dai vigneti dei soci conferitori della cantina sociale, situati nel territorio circostante e quello dei comuni limitrofi – Serdiana ed Ussana in primis – allevati per lo più a controspalliera. Il territorio a nord di Cagliari è particolarmente adatto alla viticoltura – come già intuirono gli ordini monastici orientali e benedettini che qui si insediarono e diedero avvio alle colture – per via del suolo ricco di argille calcaree, capace di donare vini ricchi di mineralità e freschezza, finezza e longevità. Le uve, una volta giunte al giusto grado di maturazione, sono rapidamente trasportate in cantina e qui sottoposte a diraspapigiatura e fermentazione alcolica mediante inoculo di lieviti selezionati, in contenitori di acciaio inox alla temperatura controllata di 26°C, per circa otto – dieci giorni. Dopo la svinatura, Arenada viene trasferito in vasche di cemento vetrificato e qui matura per alcuni mesi, subendo anche la fermentazione malolattica – capace di conferire al vino maggiore morbidezza. Si ha quindi l’affinamento finale in bottiglia prima della messa in commercio.

Arenada appare nel calice come una gemma rosso rubino traslucida al passaggio della luce, dai riflessi marcatamente violacei, scorrevole alla roteazione.

Al naso regala sensazioni fresche e fragranti di fiori rossi, ciclaminomelagrana e ciliegie croccantigelatina di ribes rosso, note vinose di mosto freschissimo e qualche sensazione verde di menta e bosso.

In bocca Arenada è un rosso dalla beva agilefresco e minerale, ammorbidito da una buona dotazione glicerica e dallo spessore alcolico, dagli aromi fragranti di buona intensità e persistenza.

Arenada è un rosso che si presta assai bene ad accompagnare pranzi e cene in maniera versatile: rosso principe per i primi piatti – risotto alla milanese con l’ossobucoparmigiana di melanzanefettuccine al ragù – si accosta a secondi di terra non troppo strutturati – wurstell con le cipolle e braciole di maiale alla griglia – ma anche di mare – trancio di tonno alla piastra e perché no, muggini arrosto – piatti in umido come la vellutata di cavolo nero o la zuppa di patate e fagioli azukitorte salate e pizza alle melanzane o pizza con salsiccia sarda, olive e pecorino.

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