Cronaca

Un altro giorno nero per il lavoro, tre i morti

Anche oggi la parola lavoro deve essere accostata alla parola morte e questa volta i lutti hanno colpito il Salento, il Vicentino e la provincia di Cesena.

Ha il nome di Oronzo Pisanò l’ultima vittima della lunga scia di morti bianche in Salento. E’ accaduto a Salve, piccolo comune del Sud Salento dove Pisanò, 53 anni, spostato e con due figlie, viveva. Era titolare di una piccola impresa edile ed è caduto da un ponteggio alto sei metri mentre stava lavorando alla costruzione di uno stabile alla periferia del paese. Quando sul posto sono arrivati i sanitari del 118, allertati dal proprietario della casa, non hanno potuto fare altro che diagnosticare il decesso. Sul posto sono giunti anche i carabinieri e gli ispettori dello Spesal.

Questo ennesimo incidente avviene alla vigilia della firma domani in prefettura a Lecce di un protocollo d’intesa per il rafforzamento della sicurezza sui luoghi del lavoro nella provincia. Il secondo incidente si è verificato in provincia di Vicenza dove un 60enne dipendente del Comune di Costabissara è annegato all’interno di una roggia: l’operaio stava tagliando l’erba accanto alla pista ciclabile, che corre lungo la strada, quando il piccolo trattorino del quale era alla guida è scivolato all’interno del piccolo canale. L’uomo non è riuscito a liberarsi. Non si esclude che all’origine dell’incidente sul lavoro via sia stato un malore. Sul posto i vigili del fuoco di Vicenza il Suem 118 e la polizia locale. Infine, un agricoltore di 63 anni, Alberto Faggi, è morto cadendo da una scala mentre si occupava di un’arnia posizionata su un albero ad Alfero, frazione del comune di Verghereto, sull’alto Appennino cesenate.

L’uomo era al lavoro nel vasto castagneto di sua proprietà, adiacente all’abitazione. Per cause ancora da chiarire il 63enne è caduto a terra, perdendo immediatamente conoscenza. Scattato l’allarme, dato dai famigliari, sul posto sono giunti i sanitari del 118 che non sono riusciti a rianimarlo. La caduta è avvenuta da circa un metro e mezzo di altezza, e questo lascia aperto il dubbio che a provocare la morte dell’agricoltore, oltre al trauma dell’impatto col suolo, possa essere stato un malore di origine cardiaca.

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