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La ricetta di Pasqua: POLPETTONE DI PASQUA

di Chef M. Nicastro
Ingredienti per 4 persone
– 700grammi di macinato di manzo
– 4 fette biscottate sbriciolate o l’equivalente di Pan grattato
– 3 uova sode più due uova crude per l’impasto
– formaggio a fette
– 5 cubetti di spinaci surgelati
– sale e pepe
Procedimento
In un recipiente mettete il macinato , Pan grattato , le uova crude il sale e il pepe .
Impastate energicamente
Su un ripiano mettere un quadrato di carta forno e stendeteci sopra l’impasto cercando di ottenere un rettangolo di circa 35 cm ×25 cm.
Intanto spadellata gli spinaci con un po’ di olio evo e sale .
Adagiate sul rettangolo di impasto le fette di formaggio e poi gli spinaci fino a ricoprirne la superficie .
Infine al centro , leggermente distanziate , posizionate le uova sode .
Ora iniziate ad arrotolare il polpettone con l’aiuto della carta forno .
Assicuratevi che sia ben compattato , altrimenti in cottura potrebbe aprirsi.
Infornare a 180 gradi per circa 25 minuti .
Quando sarà di un colore scuro e ben croccante il polpettone è pronto .
Vino in abbinamento consigliato :
Derthona Doc colli Tortonesi Timorasso .
Produttore La Colombera
Derthona
100% Timorasso
Vinificazione e affinamento in acciaio
CARATTERISTICHE – Vino bianco dal
colore giallo dorato intenso. Nei primi
anni di bottiglia si avvertono i fiori
di acacia e biancospino, la pesca così
come le note di zucchero filato, di
acacia e miele che dopo 3 o 4 anni
in bottiglia, lasciano spazio a note di
idrocarburi e di minerale.
Temperatura di servizio: 10°
Formato: 0.75 l, 1,5 l

LA COLOMBERA

UNA VOCAZIONE CHIAMATA TIMORASSO

Il Timorasso è un vitigno autoctono a bacca Bianca coltivato nel comprensorio del Tortonese sin dal Medioevo. Già citato dalla prima enciclopedia agraria del XIV secolo, nel corso dei secoli conferma le proprie attitudini e diventa il più importante vitigno bianco piemontese. Dopo la Seconda Guerra Mondiale si abbandona mano a mano la sua produzione, preferito a uve più resistenti e vigorose.

ELISA, LA PIONIERA CHE CREDE NELLA LEGGENDA DI UNA GRANDE VITIGNO

Negli anni 90 Piercarlo e Elisa sono con alcuni giovani viticoltori dei Colli Tortonesi tra le prime 5 aziende a credere nel recupero del Timorasso e individuano nei 20 ettari vitati de Colombera, i terreni destinati a esaltare le caratteristiche di questo vitigno: un’alternanza di strati di arenaria e marne argillose, macchie calcaree e tufacee, l‘altitudine giusta per trasmettere al vino la mineralità decisa e la finezza particolare, che si esprimono al meglio nell’invecchiamento.

DERTHONA E MONTINO

Piercarlo e Elisa piantano 5 differenti tipi di vigneti, utilizzando la selezione massale delle piante di Timorasso e riescono ad ottenere dopo anni di studi e d’analisi sensoriali un profilo ampelografico e aromatico completo e una complessità maggiore nel calice. Selezionano così come Cru il Montino il vino più premiato della Colombera. Se il Timorasso in gioventù risulta corposo e piacevole, dopo gli anni di affinamento in bottiglia emergono le caratteristiche più interessanti: le note di minerale e di idrocarburo, la ricercatezza e l’equilibrio, tra potenza, finezza ed intensità.

DOC DEI COLLI TORTONESI

Elisa prende in mano le uve e trasforma i grappoli nell’etichette che raccontano la Colombera e la storia del territorio, denominazione di origine controllata dei Colli Tortonesi: il Barbera affinato in legno Elisa perché ad ogni donna della famiglia è intitolato un vino, mentre alla nascita di ogni figlio maschio si compra un trattore, Vegia Rampana, “vecchia strega” Barbera in acciaio, Suciaja il Nibiö vitigno autoctono imparentato al Dolcetto, Romba Croatina in acciaio, Archè Croatina in legno e il Bricco Bartolomeo, il Cortese 100%

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