Gela – In una città che vuole cambiare; che riattiva la fontana dell’Eni per dare un’immagine positiva; che pianifica la Ztl per attirare turisti esistono ancora retaggi che riportano indietro nel tempo e vanificano tutte le piccole iniziative di contorno. Una donna di mezza età, L.S. del 23 luglio scorso transitava fra le stradine traversali del coro Salvatore Aldisio tra la via Sabello e Vico Goldoni a ridosso di una nota farmacia della zona, quando si è trovata faccia a faccia con un topo di fogna. Uno di quelli enormi che, anzichè scappare di fronte alle imprecazioni della donna, l’ha morsa alla gamba sinistra. Immediata la corsa in ospedale per l’antitetanica . La donna si è rivolta all’Ufficio igiene e vaccinazione del Comune secondo il protocollo del Ministero della sanità. Il giorno dopo ha accusato febbre alta e malessere generale. Oggi, a distanza di 10 giorni, dopo aver superato lo choc psicologico ed essersi ripresa ha deciso di sporgere querela contro il Comune di Gela.
La zona non è particolarmente decorosa: cumuli di spazzatura giacciono a terra e i ratti ne fanno man bassa; non solo quella abbandonata dai cittadini poco civili ma ci sono i sacchi della differenziata rimossa in maniera maldestra e questo riguarda tutta la città. Il difensore della cittadina ha configurato l’ ipotesi di responsabilità ASP/ Comune
