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Vertenza Ipab: un’assunzione fa scattare la denuncia alla Procura

I lavoratori che hanno prestato servizio presso l’Ipab Aldisio si sono rivolti al Prefetto di Caltanissetta, all’Assessore Regionale alla Famiglia, alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela


“Con grande rammarico abbiamo appreso che presso l’ipab Antonietta Aldisio in questi giorni e’ stata effettuata  l’assunzione di una operatrice osa  (signora Squillaci Gabriella) , in sostituzione della signora Mendola Francesca già dipendente andata in pensione.

Tale assunzione effettuata dal Commissario Regionale non rispetta quello che è stato stabilito presso codesta Prefettura, ovvero che qualunque altra assunzione doveva essere fatta nel rispetto del bacino dei dipendenti della società La Fenice srl alla quale è stato chiesto di non procedere al licenziamento dei dipendenti ma di richiedere la cassa integrazione sempre su richiesta stessa di codesta Prefettura in attesa di un piano industriale che doveva essere redatto dall’amministrazione IPAB sulla effettiva potenzialità della struttura residenziale.

Si evidenzia, altresì, che il Commissario Straordinario in precedenza, e comunque dopo l’accordo prefettizio,  aveva proceduto ad assumere 4 lavoratori che prestavano presso la stessa IPAB  la loro attività in nero prima dell’arrivo della società La Fenice srl, applicando in quel caso uno strano principio di prelazione.
Sembra che per il Commissario Straordinario la legge non e’ proprio uguale per tutti senza discriminazioni verso chi ha come unica colpa di avere lavorato regolarmente assunta con il pagamento dei contributi presso una società privata alla quale il Commissario Regionale ha ritenuto di revocare i contratti di affidamento sottoscritti.

La presente a S.E. che certamente non è a conoscenza dell’atti gravi che sono stati effettuati dal Commissario Straordinario in relazione all’accordo che Ella stessa ha concluso con tutte le parte intervenute nonché nei confronti dei sottoscritti lavoratori che hanno avuto fiducia nelle istituzioni da Ella degnamente rappresentate.
Ci si chiede , infine, quale procedura abbia utilizzato il Commissario Regionale per scegliere il nuovo dipendente OSA con un costo complessivo, che in assenza dell’organo democratico appositamente ancora non costituito e del tutto gratuito, determina non solo procedure ingiuste ma danno all’erario in quanto tutte le spese affrontate dal predetto funzionario regionale sono a carico dell’IPAB.

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