Politica

Il presidente Sammito ha comunicato la data del consiglio comunale monotematico

Gela – Il Consiglio comunale monotematico richiesto dai dai consiglieri dei gruppi politici  “Liberamente”, Pd e Movimento 5 stelle si terrà il 21 luglio. Sarà quella la sede in cui il sindaco dovrà chiarire tutte le invettive che lancia continuamente ‘contro tutto e tutti’ , ‘senza se e senza ma’, per usare luoghi comuni che gli sono tanto cari, per spiegare chi sono i ‘poteri forti’ di cui parla da 18 mesi a cominciare da un incontro che si tenne presso l’associazione antiracket. Per capire perchè non denuncia alla Procura visto che si sente braccato da mille forze centrifughe al pari di Trump, come gli hanno consigliato molti consiglieri. Ed a furia di invocarli questi ‘poteri forti’ ha attirato il potere del male, quello che ha fatto vacillare la maggioranza che oggi vanta la vittoria di aver scardinato un piccolo potere ed ha ridisegnato la geografia delle commissioni consiliari mettendo da parte la maggioranza. Sarà al consiglio comunale che il sindaco dovrà spiegare le incoerenze plateali che hanno fatto dell’istituzione un ‘quadro tecnologico cangiante’ che pontifica la mattina e si smentisce la sera. Che non assegna la delega ai rifiuti da un anno; che rimanda gli incontri. Che vieta alcolici e ordina a sè stessa di non posizionare maxischermi, ma permette che altri lo facciano e quindi gli assembramenti che ha vietato a sè; che si esprime con parole poco edificanti sui social: ‘nemici della città’, ‘incivili- vergogna’ è quello che leggono ogni giorno i cittadini su Facebook. Una scarsa eleganza nella comunicazione esplosa da qualche giorno che dipinge un puzzle a cui la città non crede e lo ha dimostrato l’8 luglio e che con un soffio può andare in pezzi. E già si vedono i risultati: maggioranza traballante, alleati che si dissociano e chiedono l’azzeramento della giunta e perfino chi comincia a parlare di sfiducia. E come sempre, in questo clima di incertezze chi resta ad aspettare i servizi mentre si gioca con le beghe di Palazzo e che si chiarisca dove sono i ‘poteri forti’ ‘senza se e senza ma’, sono i cittadini che pagano le tasse.

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