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Un supermercato in più, tanto verde in meno

Gela – L’ offerta alimentare alla città si amplierà. Questa non è una pubblicità ma una constatazione. Nascerà un nuovo ipermercato nell’area sottostante la zona di Montelungo.

L’area apparteneva alla famiglia Melfa che qualche anno fa aveva realizzato una struttura aperta al pubblico e dedicata ai bambini. Di recente l’ha alienata al gruppo Rocchetta per una congrua somma, che costruirà un altro punto vendita della catena PaghiPoco, già punto di riferimento di tante famiglie. L’area, per quanto privata, era adibita a verde pubblico ed adesso è zona commerciale. Non si vede dal Piano regolatore generale pubblicato e non aggiornato nel sito ufficiale del Comune di Gela,

ma qualche consigliere ha fatto una ricerca fra le carte della ripartizione urbanistica ed ha constato che, grazie alle osservazioni recepite e calate nell’ultimo atto della redazione del Piano regolatore generale.

Resta però insoluto il quesito sulla conservazione del verde pubblico e parliamo di diversi ettari di terreno. La norma prevede che ogni comune debba riversare al verde una quantità specifica.

“Secondo i dati dell’istituto statistico, Matera, Lodi e Sondrio sono in testa come città ecologiche, ma Bari, Napoli e Messina sono fra le ultime: la legge che abbiamo varato in gennaio spinge i sindaci a fare di più per dare ai cittadini un ambiente migliore, più bello e più salubre”.

Lo studio dell’Istat prevede che il verde urbano rappresenta in media il 2,7% del territorio dei comuni capoluogo di provincia (oltre 550 milioni di mq). Il 14,8% della superficie comunale è inclusa in “aree naturali protette”, mentre la superficie agricola utilizzata (Sau) è pari in media al 45,5% del territorio.
Ogni abitante deve disporre in media di 30,3 mq di verde urbano. Le disponibilità più contenute si rilevano al Centro (23 mq per abitante) e al Nord-ovest (24,3 mq). Nelle città del Nord-est il valore medio è quasi doppio rispetto a quelle del Centro e del Nord-ovest (45,4 mq per abitante) e anche nel Mezzogiorno è comparativamente elevato (37,1 mq tra le città del Sud e 26,7 mq nelle Isole). Quindi ogni abitante  deve disporre in media di 30,3 mq di verde urbano.   E questi sono i riferimenti di legge.

Decreto Ministero dell’Interno 1444/68 – “Gli artt. 3 e 4 del decreto interministeriale n. 1444/68 si occupano degli “spazi pubblici o riservati ad attività collettive, verde pubblico e parcheggi”. Orbene, tali articoli stabiliscono le quantità di aree territoriali urbane destinate a tale scopo, in maniera inderogabile e salvo interventi dell’Amministrazione che garantiscano, comunque, tali scopi.

Ogni piano regolatore deve prevedere tali spazi e aree verdi in proporzione al numero degli abitanti”.

D.Lgs. 42/2004 :“E’ il testo unico in materia di tutela dell’ambiente, nel nostro caso va citato di sfuggita solo per sottolineare il danno ambientale”.

 

Legge 10/2013: “Questa legge stabilisce che per ogni nuovo nato deve essere piantato un albero, così da creare in ogni città una o più aree adibite a verde pubblico con alberi”.

Quanto verde c’è a Gela? Quel poco è stato assottigliato ancora di più con la sottrazione della parte di verde che adesso viene sottratto.

E l’amministrazione comunale, cosa fa? Ci aspettiamo che crei una nuova area verde. Peraltro poco lontano è stato previsto un parco giochi per bambini.

“Non è l ‘amministrazione che deve recuperare questa area un tempo adibita a  verde – spiega il vice sindaco Di Stefano – le osservazioni sono state recepite, a suo tempo e prima di noi, dal progettista del piano regolatore generale e sono sicuro che è stata prevista l’ area  verde che compensa quella divenuta commerciale”.

In quella zona inoltre insiste un grande cavo che passa dal depuratore e finisce sotto Montelungo dove c’è il fungo piezometrico e poi dove parcheggeranno le auto degli avventori del futuro supermercato?  Domande aperte, forse troppo anzitempo rispetto ad un progetto ancora di là da venire. Di fatto i lavori sono iniziati.

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