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Trenta milioni per una nuova Gela: arriveranno mai?

Gela – Un nuovo sogno per una parte di Gela. Altre parole che ci si augura possano concretizzarsi. Di fatto ci sono due progetti provenienti da Gela fra le 271 proposte ammesse al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims), con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Sul territorio figura anche un progetto che riguarda il Comune di Enna. Gela è risultata fra i primi comuni  in Italia, secondo la valutazione del Ministero delle infrastrutture: i due  permetteranno di realizzare molte iniziative architettoniche ed imprenditoriali.  Stamattina i progetti sono stati illustrati dall’assessore allo Sviluppo economico Di Stefano, dall’assessore al bilancio Giordano che ha sottolineato la difficoltà è stata rappresentata anche dall’inserimento dei dati.

La prima proposta approvata, per una somma pari a 14.996.193,58€, sarà “Abitare in qualità a Gela”. Questa prevede degli interventi di riqualificazione e rigenerazione del tessuto socioeconomico, nonché interventi che incrementano l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, migliorando la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, secondo il modello urbano della “Smart City”.

La seconda proposta approvata, a cui verrà destinata una cifra pari a a 14.996.205,63€, avrà come titolo “Gela tra arte, cultura e mare”. Questa interviene sugli spazi ed aree pubbliche di immobili destinati a edilizia residenziale sociale, al fine di migliorarne l’accessibilità, la sicurezza, la dotazione infrastrutturale e dei servizi e innalzare la qualità dell’abitare. Inoltre interviene potenziando la dotazione infrastrutturale e dei servizi per la collettività, seguendo un modello di coesione e inclusione sociale ispirato ai concetti di “mixitè funzionali”, studiando soluzioni urbane integrate, accoglienti e di qualità. L’obiettivo è creare una rete di relazioni e suggestioni a vantaggio della qualità urbana, in cui coesistono l’organizzazione del tempo libero, una ricca offerta culturale e creativa, le infrastrutture di collegamento e la componente storica identitaria.

Tra i valori cui erano improntate le linee guida del bando c’erano la coesione sociale, la riduzione dell’impatto ambientale, zero occupazione di suolo, miglioramento della qualità della vita, sicurezza, mobilità sostenibile e abbattimento di co2. A Gela sono stati tradotti in due maxiprogetti che riguardano uno la parte nord della città (Salesiani, ex scalo ferroviario, una parte del quartiere Settefarine) e uno la parte sud (dal lido della conchiglia fino all’Orto Pasqualello e alla Villa Garibaldi, compreso l’immobile che una volta ospitava le suore dei Salesiani). Sorgeranno aree dedicate al tempo libero, allo svago e al commercio all’aperto ( sarà riqualificato e riconvertito anche l’ex mercato ortofrutticolo). All’ex scalo, nello specifico, nascerà un’area culturale aperta con un auditorium, sale mostre e laboratori; nella zona del cavalcaferrovia di Settefarine sarà realizzato un percorso in sicurezza per i pedoni. Grande attenzione sarà riservata alla mobilità elettrica, con stazioni di servizio e riqualificazione dell’asse viario lato mare. L’area verde sotto il Municipio diventerà una grande piazza con un edificio dotato di tetto – giardino da adibire a museo. Si provvederà anche all’ampliamento dell’area verde della piazzetta Padre Pio.

“L’anno scorso è stato pubblicato a settembre dello scorso anno ed i decreti attuativi sono usciti a dicembre – ha spiegato l’arch. Giambattista Mauro –  Non ci sono elaborati grafici ma relazioni ed ideogrammi che hanno come obiettivi di dare l’idea dei progetti che verranno presentati dopo l’ammissione al finanziamento che è stato ampliato a due milioni di euro per realizzare la coesione sociale e riduzione al massimo dell’impatto ambientale. Occupazione del suolo pari a zero. L’obiettivo è migliorare la coesione sociale e ci siamo concentrati con all’interno 13 progetti, ex scalo ferroviario, salesiani e parte di Settefrine, per generare un mix di funzioni. Aree dedicate al tempo libero, commercio: area commerciale all’aperto con tettoie, area svago dopo il cavalcavia di Settefarine e prevede l’uso di mezzi elettrici per abbattere lo Co2. Questo permettere la sicurezza dei cittadini con percorso separato per i pedoni. L’area dell’ex scalo ferroviario diventerà area culturale aperta: sotto il cavalcavia, dove di sarebbero reperti archeologici con spazi che prevedono aree culturali, spazi per disabili, bambini, anziani. Il mixit di funzioni è previsto per mettere insieme tutte le categorie sociali ed è aperto alla gestione privata di associazioni ed anche imprese.

Nella parte sud l’area è compresa fra l’orto Pasqualello fino alla Piazza Padre Pio, per liberare il Lungomare dalla viabilità dei mezzi meccanici, per fare fruire l’area. Si utilizza l’orto Pasqualello come area libera da dove potere accedere con mezzi elettrici. L’area a verde sotto il municipio, zona lido La conchiglia sono pensati come luoghi culturali in collaborazione con i due grandi musei. La parte superiore diventa un ampliamento di area a verde.

“Quando la politica, a prescindere dai colori, si mette assieme , produce ottimi risultati – dice il senatore Pietro Lorefice. Ora la sfida reale è presentare i progetti nei tempi giusti che sono 240 giorni dal momento in cui il Ministero dà le direttive. Non si parla di meri progetti ma di idee , dobbiamo riuscire a ricucire i rapporti fra i vari quartieri con il concetto di rigenerazione territoriale, per andare oltre il progetto singolo. Nel passato abbiamo ottenuto progetti singoli e alla fine il prodotto non è stato affidato e quindi vandalizzato con il relativo spreco di denaro pubblico. Questo dovrà diventare il volano con trenta milioni di euro, per un reale sviluppo dove il cittadino è al centro dell’attenzione della politica”.

Il presidente della commissione consiliare Sviluppo economico, Rosario Faraci ha sottolineato che l’impegno profuso  per la creazione di aree di vivibilità e vivacità economica che è lo scopo del nostro organismo . Tutti hanno lavorato in maniera gratuita.  Gli fa eco il presidente del Consiglio comunale che ha ricordato che la commissione è stata riconfermata.

I consiglieri Di Dio e Farruggia hanno confermato che la politica da una risposta positiva quando l’obiettivo è importante.

“Quando si raggiunge l’amalgama della politica e dei tecnici si raggiunge il risultato sperato – dice il sindaco – sono stati ammessi due progetti su tre che si ispirano alle linee direttive del Governo centrale. Questa amministrazione ha intrattenuto rapporti con tutti i rappresentanti politici senza guarda ai colori. Ha tenuto un modus operandi tale da raggiungere l’obiettivo sperato. Mi auguro che questa collaborazione possa continuare in maniera fattiva e propositiva nell’accompagnare l’amministrazione in questo periodo di guerra che stiamo vivendo, nonostante quanti non perdono occasione per attaccare l’amministrazione. Ma oggi non voglio fare polemica perché questo è un momento di gioia. Lavoriamo assieme per migliorare la qualità dell’abitare e la vita della città che vive la difficoltà del momento”.

Un milione e mezzo di euro verranno erogati nell’immediatezza non appena verranno consegnati i progetti. In quel momento verranno aperti i termini per l’affidamento per la gestione.

Un cenno a parte ha riguardato la questione del porto che, ha detto Lorefice, è responsabilità della Regione, nonostante l’impegno del sottosegretario alle infrastrutture. “Credo che le lungaggini di questa vicenda – dice il sindaco – rappresenti il fallimento di tutta la politica. Tutta. Quella che governa e anche l’opposizione”.

Queste sono le premesse. Arriveranno i milioni e verranno realizzati i progetti?

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