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Trainito contro Farruggia: “valuto l’ipotesi della querela”

Gela – E’ guerra fra l’amministratore della Ghelas, Francesco Trainito e la consigliera comunale Virginia Farruggia che ieri sera ha inviato una nota in cui accusa il responsabile di adottare un sistema ‘prodigo’ nella gestione della società partecipata e chiede una commissione d’indagine. Trainito ha incarico al suo legale e sta valutando l’ipotesi di una querela nei confronti della Farruggia. Scardina punto per punto i contenuti del suo documento – denuncia inviato alla stampa.

“La Farruggia afferma di aver parlato dell’argomento nel corso del consiglio comunale monotematico sulla Ghelas che si è svolto a Settembre – dice Trainito- peccato che io a quella data non c’ero. Per quanto riguarda i lavori che la Ghelas sta realizzando di notte per evitare disagi alla popolazione e che viene indicato come altra spesa pazza, questa tipologia viene inquadrata come ordinario notturno ed è stata concordata con i lavoratori”.

Il lavoro notturno ordinario è regolato dall’art 139 , Titolo quinto del regolamento sullo svolgimento dei rapporti di lavoro e non prevede spese extra

Abbiamo speso 3.800 più iva per l’intervento di impermiabilizzazione del tetto che presentava infiltrazioni e non potevo lasciare i lavoratori sotto l’acqua che entrava copiosa; abbiamo  ritinteggiato col ducotone e questa è un’altra spesa, ritenuta pazza. Ho messo un quadro nel mio ufficio acquistato  con i miei soldi. Ho ceduto il mio ufficio per dare spazio con sala riunione per i dipendenti. E poi c’è la chicca.  Il bilancio  approvato era quello del 2018 che presentava un utile di 15 mila euro:  dalle verifiche incrociate abbiamo scoperto che c’era un pregresso del 2015, l’anno in cui si è insediata la giunta Messinese del M5S ovvero prima che il gruppo rompesse con Messinese, la Ghelas nel 2015 erroneamente ha computato l’Iva in credito da esigere, 370 mila euro da ricevere che non doveva ricevere. Il bilancio che avrebbe dovuto essere sottoposto a vigilanza dai consiglieri fra cui anche la vigilanza della Farruggia che non l’ha scoperto evidentemente. Quel bilancio ha riportato dati non corrispondenti: sottolineo che il bilancio va asseverato ( ovvero sottoposto a  verifiche contabili) e le cifre infatti  non corrispondevano

I bilanci 2015, 16 non sono veritieri e quello del 2018 ha riportato gli errori degli anni passati che sono venuti a galla nelle scorse settimane. Quell’errore di 370 mila euro è stato coperto dal fondo di garanzia delle partecipate e quindi il bilancio è stato rimesso in piano. Perché il bilancio dell’Ente e quello della Ghelas che è anche  proprietà dell’Ente devono corrispondere e invece c’era una vistosa discrepanza di cui nessuno si era accorto”.

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