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“Tari 2, il ritorno”. Tutti i responsabili: uno ad uno

Gela – Torna di scena la Tari. Tassa maledetta per i gelesi, ma anche per gli amministratori improvvisati. Ci cadono tutti sulla Tari: primo perché riguarda un servizio che in Sicilia è un miraggio, poi perché è la spina nel fianco di chi vuole far quadrare i conti. Al Comune di Gela c’è il dirigente de Petro che, tira qua e tira là, per far quadrare i bilanci propone sempre l’aumento della Tari. Che gliene frega, lui deve fare il suo lavoro e lo fa bene. Chiede agli amministratori di turno di far pagare i cittadini per incassare ed impinguare le casse dell’Ente. Giusto. Sono gli amministratori ( sempre improvvisati) che dovrebbero avere le illuminazioni e cercare altri sistemi per far quadrare i conti senza gravare sulle tasche dei loro elettori. Ma una volta seduti, le menti si chiudono …. Sempre se siano mai state aperte, anzi si, per cercare i voti si aprono. Si chiudono, dicevo,  in tante faccende affaccendati  ( come mettere due cestini alla stazione…) e si sceglie la strada più breve: prendere i soldi dalla tasche dei gelesi e poi promettere di ridarglieli con i ristori del Governo. Che bravi! Glieli ridanno con i provvedimenti statali! Grazie, per non aver pensato di farli sparire i ristori dello Stato!

La Tari era il chiodo fisso del sindaco Messinese e del suo vice. Non c’erano mesi che non la rifilava al consiglio comunale più o meno insidiosa. E il sindaco Messinese c’è rimasto secco ( in senso politico naturalmente) su quella maledetta Tari, perché i consiglieri del tempo gli hanno votato la sfiducia, dopo un lungo e tortuoso iter. Sono quasi tutti quelli che oggi hanno votato favorevolmente.

Li potete vedere nell’estratto del consiglio comunale della scorsa settimana che vi proponiamo, tanto per dimostrare che non inventiamo nulla.

Si, perché i gelesi che hanno ( abbiamo) grandi responsabilità sulle disgrazie della città, hanno ( abbiamo) l’impudenza di rieleggerli. Facciamo un ripasso, anche perché questi signori che hanno votato favorevolmente la Tari, passata l’estate, verranno a casa vostra, cari gelesi, a chiedervi il voto per andare a sistemarsi a Palermo a guadagnare..ehm… ad incassare 10 mila euro al mese. Comodo, prendendo in giro i creduloni , è facile. Allora ripassiamo. Il presidente del Consiglio comunale Salvatore Sammito, candidato alle regionali e già consigliere nella giunta Messinese , ha votato favorevolmente all’aumento della Tari, come anche Luigi Di Dio, Romina Morselli,  Giuseppe Guastella primo firmatario della prima proposta di sfiducia a Messinese. Nel 2018 condannano Messinese per aver chiesto l’aumento della Tari e oggi votano a favore, mentre gli altri consiglieri del tempo restano a casa.

Andiamo al Partito democratico che indice una conferenza stampa a posteriori per fare finta di criticare l’aumento della Tari. I consiglieri comunali conoscono i contenuti degli atti prima di arrivare in aula.  Si tratta di una prassi consolidata per arrivare preparati ai lavori d’aula. Studiano prima? Non si sa. Qualcuno che ha interesse deve aver letto i Pef e le proposte. Sono gli stessi che sfilano ogni giorno fra giornali e televisioni a pagamento e che postano le loro interviste nelle storie di Facebook e Instagram come pavoni. Come mai non hanno preso il telefono per suggerire ai loro giornalisti preferiti che c’era nell’aria questa novità per fare scoppiare lo scandalo P R I M A della votazione?  Quando vogliono, sono maestri ma questa volta non l’hanno fatto. Chissà perché?  DOPO la votazione però si ergono a censori e puntano il dito, con documenti certo.

I Comuni possono estendere le agevolazioni con oneri a carico del proprio bilancio, ovvero utilizzando le risorse specifiche assegnate per agevolazioni Tari nell’anno 2020 e non utilizzate, sempre a norma del DM “Certificazione” citato.

Diciamo che hanno fatto il gioco del sindaco e poi hanno fatto l’uscita pubblica per lavarsi la coscienza politica agli occhi dei creduloni. Che bravi i consiglieri del Pd e tutto il resto della ciurma! Tanto ormai i soldi al Comune sono assicurati perché i gelesi pagano e se non pagano ci sono gli uffici che fanno conteggi alterati anche sulle case vuote intestate a persone morte da 20 anni. E incassano. E poi danno gli incarichi ai loro amici. Questo è il gioco della amministrazione giusta. E dov’è il resto dell’opposizione? Ha votato no. Grazie, meno male; almeno questo. A parte la consigliera Farruggia, al momento un po’ confusa e la Ascia che non c’era. Ma come mai l’opposizione non ha fatto opposizione preventiva ed efficace al punto di evitare questa piccola vittoria per l’amministrazione. Attenti uomini del potere. Esistono Vittorie di Pirro che, alla lunga, si possono ritorcere contro. I cittadini magari pagano. Forse, ma il futuro resta incerto.

L’amministrazione è presa da mille impegni: ci sono le scuole da visitare durante l’anno scolastico per fare le foto con i bambini che svolgono lavoretti. Ci sono le riunioni sul porto e le strutture di contorno del porto che non c’è. Ci sono le pulizie dei volontari da controllare in doppio petto, DOPO che i cittadini si sono ammazzati di lavoro e poi ci sono i cannoli da portare alle modelle di D&G che si fanno fotografare fra la spazzatura di Gela proiettata nel mondo come un letamaio.  Hanno tanto da fare: c’è l’estate gelese da assegnare agli amici. Non c’è tempo per cercare misure alternative: “facciamo presto. Niente pagano qualcosa in più”. E il sindaco con tutto quello che ha da fare si tiene da 13 mesi la delega all’igiene. E i risultati si vedono… Poveri noi

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