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Stretta di Natale, ora il rischio è un nuovo esodo verso Sud. Alitalia +50% di prenotazioni tra il 14 ed il 20 dicembre.

Musumeci: "Allo studio misure per fermare la fuga dal settentrione"

Nessuno ha dimenticato le immagini che raccontarono quanto successe la notte tra il 7 e l’8 marzo 2020: migliaia di persone che si riversarono nella stazione di Milano per salire in fretta e furia sul il primo treno utile diretto al Sud e scappare da quella che a breve sarebbe diventata zona rossa in seguito alle restrizioni covid. Uno scenario che costo carò all’Italia in termini di rischio contagio e che, in tempo di emergenza pandemica, si vorrebbe nuovamente evitare.

Il Natale incombe e, in pieno lockdown, il rischio è quello di rivivere lo stesso esodo di migliaia di studenti e lavoratori che – giustamente – vorrebbero fare rientro nella propria località di origine e ricongiungersi con propri familiari. Sono in molti coloro che stanno già programmando il viaggio del ricongiungimento precisamente “il 19 e il 20 dicembre, ovvero l’ultimo week end in cui si può partire prima delle festività natalizie il rischio è proprio quello“, ha sottolinea il governatore della Lombardia Attilio Fontana lanciando l’allarme di una fuga dal Nord, in un’intervista, dopo che il premier Giuseppe Conte ha annunciato il nuovo Dpcm che contiene le norme per contenere il contagio durante le Feste. Un modo per aggirare il decreto che impone il divieto di spostamento tra regioni dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. Faranno eccezione, come sempre, solamente i motivi legati al lavoro, alla salute, e alle situazioni di necessità.

“Proprio perché oggi possiamo prevederlo – ha sottolineato – dovremo cercare di attrezzarci perché ci sia particolare attenzione nelle stazioni, negli aeroporti e da tutti i luoghi da cui la gente potrebbe partire. Bisognerà parlare con le Prefetture e con le forze dell’ordine per evitare che si creino più danni che lasciare la libertà a tutti di circolare nel periodo natalizio”.

Intanto c’è attesa per la decisione sugli spostamenti di alcune Regioni in fasce di rischio diverse da quelle in cui si trovano attualmente.

Il Governatore Musumeci: Il rischio di un nuovo esodo verso il Sud è un fatto reale.

“Non può non destare preoccupazione. Per questo ho ritenuto di chiedere al nostro Comitato scientifico di valutare alcune misure di contenimento e sorveglianza sanitaria, che vorremo condividere anche con il ministero della Salute”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. “C’è – prosegue – un sostanziale miglioramento in Sicilia e si inizia finalmente a vedere una progressiva regressione della pressione sulle strutture ospedaliere. Non possiamo, quindi, rischiare di far correre di nuovo il virus per comportamenti individuali che appaiono improntati a superficialità. Lo dobbiamo alle tante vittime che abbiamo avuto e alla straordinaria passione con cui migliaia di operatori hanno adempiuto con professionalità alla loro missione di vita”.

Il ministro Lamorgese: “controlli a vie dello shopping e frontiere”

La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese si concentra sull’aspetto dei controlli in vista dello shopping natalizio, aggiungendo: “Con i negozi aperti in tutte le Regioni, va da sé, soprattutto in prossimità del Natale, che la voglia di socialità degli italiani avrà il suo sfogo naturale nelle vie dello shopping. Per questo le forze di polizia continueranno a svolgere i controlli necessari con l’impegno e l’equilibrio di sempre: dal 1 ° settembre al 30 novembre, sono state controllate oltre sei milioni di persone e circa un milione di attività commerciali, con 50 mila sanzioni e quasi duemila denunce. Certo, a marzo, con il lockdown generalizzato, era più semplice controllare e sanzionare mentre oggi, con tutte le attività economiche aperte, spetta anche ai singoli cittadini assumere comportamenti per evitare assembramenti pericolosi”.

Quanto al controllo delle frontiere, Lamorgese afferma che “il problema si porrà in particolare a Natale, quando sono più frequenti gli spostamenti da e per l’estero: e dunque anche chi decide di oltrepassare i confini nazionali dovrà sottoporsi a controlli più serrati al momento del rientro in Italia.

Zaia: “spero che il Governo si ravveda sulle strette di Natale”

“A Natale siamo tutti più buoni e quindi spero dal Governo un ravvedimento del provvedimento sullo stop di movimento tra i Comuni nelle date del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio”, ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia il quale sottolinea che ci sono “ancora giorni davanti” per poter mettere mano al Dpcm. “Il Veneto è a fianco del Governo. Noi non vogliamo essere dall’altra parte della barricata, ma dobbiamo trovare soluzione. Facciamo passare qualche giorno e penso che ci sarà pur qualche incontro prima delle festività. Abbiamo quindi margine per provare a convincere il Governo a modificare il provvedimento, se vogliono”.

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