Gela – Entro una settimana si dovrebbe sbloccare la situazione. Si parla dell’assessorato affidato a Grazia Robilatte, le cui deleghe sono state rimesse nelle mani del partito da martedì scorso, in coincidenza con uno degli appalti affidati direttamente dall’amministrazione comunale alla Ghelas ed a ditte private che, con l’ausilio di manvovalanza straniera a basso costo, stanno provvedendo a ripulire la città ormai sommersa da pattume e sterpaglie. Le voci ufficiali del Pd negano che ci siano state assemblee o incontri ma è chiaro che le discussioni serpeggiano fra i dirigenti. Di fatto l’assemblea generale deve ancora avvenire e con essa le decisioni che potrebbero emergere. “Le poltrone non sono il nostro obiettivo finale – dice poche parole il segretario cittadino Peppe Di Cristina – discuteremo in maniera serena e prenderemo le giuste decisioni che ci auguriamo possano trovare il giusti equilibrio e non posizioni estreme. Tuttavia tutto può succedere e nascere dalla volontà dell’assemblea”. Per decisioni estreme si intende la possibile uscita dalla maggioranza che è stata paventata da taluni e che andrebbe a sconvolgere gli assetti attuali. Il sindaco non mostra atteggiamento di preoccupazione, segno che la situazione non è poi così difficile. Di fatto dal giorno dopo dalla mossa dell’assessore all’ambiente fervono le operazioni di pulizia presentate come iniziative straordinarie elargite a beneficio dei cittadini che però pagano le tasse e pretendono i servizi essenziali
