Politica

F. I. contro il PD ed il manager Caltagirone per difendere Gnoffo

Gela – Forza Italia salta la staccionata e, per seguire le orme del suo caposquadra si mette contro la direzione dell ‘Asp. E pensare che fino a qualche mese fa, l’ assessore di riferimento ci andava a braccetto. E tutto per una visita non annunciata, un incidente diplomatico. Adesso è contro il PD che, per fare campagna elettorale, sta sparando nel mucchio. Contro tutti.

“È stucchevole leggere le critiche del segretario provinciale del PD Peppe Di Cristina – dice il segretario cittadino Vincenzo Pepe – Il Pd che contributo ha apportato all’ottimizzazione della nostra sanità? Vi sembra giusto che un direttore generale dell’asp che guadagna circa € 150.000,00 pagati da tutti noi, non comunichi all’assessore alla sanità del comune di Gela che l’assessore regionale alla sanità Razza viene a fare visita all’hub vaccinale PalaCossiga? Mi pare logico che un assessore regionale per avere contezza di quello che succede nel territorio comunale, debba quantomeno sentire le criticità che gli espone l’ assessore comunale. E vi pare normale che ancora mancano all’appello 10.000 persone che si devono ancora vaccinare. a Gela, altrimenti a fine settembre rientreremo nella zona arancione, e il direttore generale Dr Caltagirone cosa fa :riduce i turni vaccinali all’hub palaCossiga 8/14 anziché 8/20, grazie alle rimostranze di Forza Italia con a capo l’on Mancuso e l’assessore Nadia Gnoffo, si è continuato a mantenere l’orario di dodici ore giornaliere per la vaccinazione. A voi del PD vi sembra normale che i medici dell’Usca COVID domicilio,pagati dalla collettività, dovrebbero fare tamponi e visite a domicilio, invece permettono che vadano a Brucazzi? Con notevoli disagi per i pazienti.Per questi motivi e tanti altri, per noi questo direttore è inefficiente e deve essere rimosso dall’incarico. Se per voi del PD questo è fare campagna elettorale, noi siamo felici di farla in questo modo, difendiamo fin dove possiamo la salute e i diritti dei nostri concittadini”.

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