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Sindaco: “io aspirante candidato con la Lega? Pura fantasia!”

"Ho altro da fare per la città"

Gela – Il sindaco Greco risponde al nostro articolo di ieri dal totolo “La scalata del sindaco aspirante leghista”. Ecco cosa scrive:

“Fortunato è colui che possiede una fervida fantasia e la può applicare nel suo lavoro di ogni giorno. Non posso che definire “opera di fantasia” l’articolo apparso ieri sulla vostra testata dal titolo “La scalata del sindaco aspirante leghista”.

In più occasioni, ho avuto modo di rimarcare come questa mia esperienza amministrativa mi assorba totalmente, talmente tanto da non avere il tempo (neanche volendo) di pensare ad altro, poltrone o scalate che siano.
La mia priorità assoluta è la città. Mi dedico praticamente h24 a questa missione, e non esagero nel dire h24, dato che alcuni gravi problemi mi hanno tolto anche il sonno.
Certo che non sono solo rose e fiori, anzi, sono più che altro spine, ma non l’ho certo capito o scoperto adesso. Sapevo sin dal momento in cui è stata ufficializzata la mia candidatura a Sindaco che, in caso di vittoria, sarebbero stati anni entusiasmanti quanto difficili. Archiviati i festeggiamenti, rimane la responsabilità del ricevere la fascia tricolore, e a Gela questa responsabilità è ancora più gravosa che in altre realtà.
Chi passa molto spesso davanti al Comune lo sa che le luci rimangono accese fino a tarda ora, perché gli incontri e il lavoro si susseguono e non si fermano mai. Vanno via quasi tutti, ma con gli assessori e i dirigenti si resta lì, chini sulle carte o pronti al confronto successivo, perché la città vuole e merita risposte, e non può aspettare. Alcune volte queste risposte riusciamo a farle arrivare celermente, altre volte no. Siamo inseriti in un sistema molto più grande e complesso di noi, e la volontà non sempre basta. Tante volte, prima ancora che esploda la rabbia dei cittadini, posso assicurare che esplode la mia. Sono un essere umano, vorrei fare di più, ma certe volte l’impressione è quella di essere intrappolato in un eterno gioco dell’oca.
Di fronte ad una situazione di questo tipo, come potrei andare a pensare ad un posto a Montecitorio, alla Regione o al Senato?
Leggo in questo articolo senza capo né coda che “mi accompagno a Mancuso, faccio visita a Bellanova ed a Cuffaro…un tentativo l’ho fatto con Raffaele Lombardo…” e mi dispiace constatare che si sconoscano le regole basilari della politica, che è l’arte della mediazione e del dialogo, per trovare poi le porte aperte ovunque quando c’è da andare a chiedere per la città! Cosa che, posso garantire, capita spesso, e non mi stancherò mai di chiedere per il bene e per il futuro della mia comunità. Lo facevo quando stavo all’opposizione, figuriamoci ora che sono il Sindaco!
“Il piccolo sindaco, dal fisico minuto ma dalle grandi aspirazioni” per usare un’altra vostra citazione, è diventato Sindaco perché i cittadini hanno votato il suo programma elettorale. Programma che mi sto impegnando a realizzare. E, in realtà, di aspirazioni ne ho solo una: cambiare il volto di questa città, rilanciare l’occupazione, risolvere l’80% dei problemi e invertire la rotta, dopo decenni di malgoverno e indifferenza che hanno lasciato il segno, anzi, le macerie. Quelle che sto provando, materialmente e metaforicamente, a rimuovere.
Non c’è né tempo né spazio per pensare ad altri incarichi, ed è esageratamente presto per preoccuparsi di ricandidature: mettetevi il cuore in pace.
Il resto è pura fantasia, e ai fantasiosi lo lascio”.

Il Sindaco
Lucio Greco

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