Attualita

Sindacati contro l’ASP

Caltanissetta – “Basiti per il trattamento che abbiamo subito oggi nel
corso di una delegazione trattante tenutasi all’ASP di Caltanissetta per l’approvazione definitiva del contratto integrativo aziendale 2016-2018, ed il Regolamento per gli incarichi di funzione”. A parlare soo i segretari di Fp funzione pubblica Rosanna Moncada, Fps Cils A. Guagenti, Uil Fpl L. Salinitro, Fials G. Zuppardo, Fsi Usae G. Di Natale, Rsu A. Ietro –

A distanza di oltre un anno continua ad essere proposto dall’amministrazione un CIA che viene definito, non soddisfacente, in quanto non viene presa in considerazione l’integrazione chiesta dalle parti sindacali, come previsto nella nota di salvaguardia del

CIA all’ epoca sottoscritta, con regole che apportino dignità a tutti i dipendenti come: (definizione del buono pasto per i turnisti, indennità maneggio valori, banca ore, ricalcolo delle indennità accessorie, regolamento mobilità interna provinciale, regolamento pronta disponibilità ecc…..)
Dall’ incontro di oggi emerge che non aggiungendo nulla di nuovo al CCNL di
riferimento, non trova piena condivisione con le OO.SS e RSU aziendale.
In merito al Regolamento per gli incarichi di funzione l’Amministrazione ha assunto
un atteggiamento di chiara chiusura alla trattativa con l’appello all’art 40 DLG 165/2001.
Si tratta dell’estremo ratio cui si rivolge l’Amministrazione laddove non essendo
raggiunto l’accordo sulle materie trattate e laddove il protrarsi delle trattative abbia
determinato un oggettivo pregiudizio dell’azione amministrativa, l’Azienda assume un atto unilaterale definitivo.
Ebbene nulla di tutto questo: le materie trattate sono state oggetto di tavoli tecnici
i cui esiti non sono stati assolutamente osservati dall’Amministrazione e nonostante ciò
eravamo nel pieno della trattazione e della discussione per arrivare ad un accordo.
Con la posizione assunta, l’Amministrazione ha dimostrato di non avere alcun
rispetto della parte Sindacale anzi ha dimostrato di temere un confronto instaurato
all’insegna della trasparenza e della obiettività.
Principi che abbiamo con forza rappresentato e probabilmente per questo contestati e bloccati.
Considerato che si tratta di incarichi assegnati in modo discrezionale da parte
dell’Azienda le cui retribuzioni vanno da € 3.500,00 circa a € 12.000 annui, volevamo dare un apporto che desse più garanzie e maggiori opportunità a tutto il personale avente diritto.
Chiediamo, pertanto, un autorevole intervento da parte del Direttore Generale che possa ripristinare le corrette relazioni sindacali che devono essere improntate alla partecipazione consapevole al dialogo costruttivo e trasparente e alla reciproca considerazione dei rispettivi diritti e obblighi.

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