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Silvana Grasso ‘socio benemerito’ della Strada degli Scrittori

Nuovo riconoscimento prestigioso per Silvana Grasso. Il consiglio direttivo l’ha iscritta con il titolo di ‘socio benemerito’ nella Strada degli scrittori, ‘in attesa di continuare a percorrere insieme le prossime tappe’, scrive Felice Cavallaro.

 

La Strada degli Scrittori è un itinerario di luoghi culturali, ed anche un evento annuale, che si trova in Sicilia tra le province di Agrigento e Caltanissetta per celebrare i luoghi dove nel secolo scorso sono nati e cresciuti una serie di scrittori che come pochi altri hanno saputo raccontare il proprio territorio e la Sicilia.

Va da Racalmuto a Porto Empedocle, passando per Favara, Agrigento con la Valle dei Templi e Caltanissetta. Una lunga passeggiata di scoperta ed emozioni, in equilibrio tra passato e presente. Tra i tesori imperdibili, c’è la casa natale di Pirandello con la sua Girgenti e, ancora, la Cattedrale dove si trova la lettera del diavolo, manoscritto di Suor Maria Crocifissa, la Beata Corbera citata da Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel “Gattopardo. E come dimenticare, poi, la famosissima Vigata che racconta nelle sue avventure lo scrittore Andrea Camilleri? La Strada degli scrittori ripercorre i luoghi della memoria delle penne siciliane più prestigiose.

Porto Empedocle è la parte legata alle “storie del Commissario Montalbano” e di Camilleri. I luoghi descritti hanno denominazioni immaginarie, ma si trovano nell’area tra Agrigento e il mare. Vigata riprende nel nome la vicina Licata, ma si riferisce proprio a Porto Empedocle. In quest’ultimo luogo ritroviamo la statua di Montalbano, la Mannara, la Salita Granet, il Commissariato, il Caffè del centro e molte trattorie riprese nel telefilm. Montelusa, invece, è un omaggio allo stesso Pirandello e alla sua Girgenti ed è set della questura e il liceo classico che l’autore ha frequentato.

Palma di Montechiaro: ricorda Giuseppe Tomasi di Lampedusa, perché grazie a un suo avo ritrovò delle radici nobili che lo ispirarono per la stesura del Gattopardo. E qui superò il blocco dello scrittore e lo terminò.

Favara: nel 1921 vi nacque l’autore Antonio Russello, anche se poi visse lontano da questo centro ritornandovi in estate. In gioventù amava giocare in un’area compresa tra le attuali via IV Novembre e Via Kennedy.

Agrigento: vi si trova ancora la casa natale di Luigi Pirandello, nella contrada di campagna chiamata Caos. In questa costruzione rurale spesso vengono organizzate mostre temporanee a lui dedicate e all’interno c’è anche un museo con la sua biblioteca.

Racalmuto: luogo natale di Leonardo Sciascia, è ricordato soprattutto per Il giorno delle Civetta. Qui, nella chiesa di S. Maria del Monte, nel 1989, si svolsero i funerali. Proprio accanto al tempio religioso, c’è ancora la sua casa e non molto distante ecco il teatro comunale Regina Margherita dove l’autore era solito andare per assistere alle proiezioni degli spettacoli il sabato e la domenica. Appena fuori, infine, ci sono le grotte di fra Diego la Matina, le tombe del frate di cui parla Sciascia nel saggio “Morte dell’inquisitore”.

Caltanissetta: la città era frequentata da Sciascia, ma si tratta anche del luogo natale di Pier Maria Rosso di San Secondo, nel quartiere di Santa Lucia (oggi Sant’Agata). Lo scrittore divenne famoso soprattutto all’estero come drammaturgo.

La scrittrice ‘sangiugna’, orgoglio vivente della cultura siciliana aggiunge un altro tassello alla suo nutrito carnet di riconoscimenti.

Le sue opere sono state premiate con importanti riconoscimenti, tra cui: il Premio Mondello, il Premio Brancati, il Premio Vittorini, il Premio Flaiano Narrativa, il Premio Grinzane Cavour Giovane autore esordiente e il Premio Grinzane Cavour Narrativa italiana

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